Cronaca
22 MARZO 2022
“Ti apro la testa, ti ammazzo”, sindacalista aggredito dalla guardia giurata della Coop nel centro commerciale Euroma2
Da gennaio Iacovone è in rotta con la sua azienda per il rispetto della sicurezza sui muletti, i transpallet elettrici usati per spostare la merce
di Salvatore Giuffrida
“Ti apro la testa, ti ammazzo”, è giù botte da orbi. Scene da far west tra le casse della Coop al centro commerciale Euroma2, dove sabato pomeriggio la guardia giurata del supermercato ha aggredito due dirigenti nazionali del sindacato Cobas, fra cui Francesco Iacovone, dipendente di UniCoop Tirreno da gennaio in rotta con la sua azienda per il rispetto della sicurezza sui muletti, i transpallet elettrici usati per spostare la merce.
Sono le 13, Iacovone (in aspettativa sindacale) e la moglie entrano al supermercato per fare la spesa. La guardia giurata, dipendente di una società che si occupa della sicurezza per conto del supermercato, lo vede: sguardi torvi, volano parole grosse. Che presto si trasformano in rissa: Iacovone è colpito al timpano e portato via in ambulanza, ricoverato con 5 giorni di prognosi per lui e la moglie.
La rissa è l’epilogo di numerosi contenziosi sollevati dal sindacato Cobas contro i supermercati Unicoop a Roma: al Laurentino il caso Leonard, che da anni sistema i carrelli della spesa e ora chiede di essere assunto. A Torrenova mancano gli spogliatoi e infine a Euroma2 il caso dei muletti: Iacovone presenta un esposto nel quale denuncia la presenza di “carrelli elevatori con il manubrio palesemente rotto e sostenuto da pellicole di uso alimentare” e in risposta riceve dall’azienda una lettera di richiamo, preludio al licenziamento.
Il caso va avanti e a metà marzo l’addetto ai muletti, Paolo Grifoni, difeso dal sindacato Cobas, accusa un malore dopo una discussione sul lavoro e viene ricoverato: sarà operato a cuore aperto con 4 bypass. Infine, la rissa di sabato: è solo l’ultimo episodio di una tensione che dura da mesi al supermercato Coop. Dal canto suo l’azienda si difende e scrive che “l’addetto Paolo Grifoni entrava nel montacarichi con un transpallet integro e funzionante ma pochi minuti dopo si recava nuovamente verso il montacarichi dopo aver inspiegabilmente sostituito il transpallet con uno visibilmente danneggiato”. Insomma l’accusa è di aver “riprodotto artificiosamente una situazione di pericolo”.
Accuse respinte al mittente dal sindacato: “Non c’è stato nessuno show” replica Iacovone che contesta all’azienda di aver usato le registrazioni delle telecamere interne: “Non possono mai essere utilizzate per verificare il rispetto della disciplina del lavoro”, prosegue il sindacalista, “e guarda caso in pochi giorni tutti i sei muletti del supermercato sono stati riparati in fretta e furia”. L’azienda non commenta ma intanto il parlamentare di Sinistra Italiana Elena Fattori ha presentato una interrogazione per chiedere al governo di indagare sulle aggressioni ai sindacalisti e prendere provvedimenti sulla sicurezza nei supermercati. E Iacovone presenterà sul caso un esposto in procura.
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