Contratto scaduto, le guardie giurate: «Siamo allo stremo»

Gazzetta_di_Mantova

Cronaca

19 MARZO 2022

Contratto scaduto, le guardie giurate: «Siamo allo stremo»

Turni massacranti a causa del Covid e una paga irrisoria. La Cgil settore vigilanza: «Insieme ai portieri sono 300»

MANTOVA. Contratto scaduto dal 2015, paghe orarie inaccettabili, continue richieste di flessibilità e di prestazioni aggiuntive a causa dell’emergenza Covid. Non si sblocca la situazione contrattuale del settore vigilanza e i confronti fra parti datoriali e parti sociali non stanno dando frutti.

«Agli addetti del settore si continuano a chiedere sacrifici non commisurati al trattamento economico e alle tutele normative – fa sapere un comunicato della Cgil – e questo sta generando uno stallo senza uscite, con la conseguenza che gli operatori sono esasperati».

In provincia di Mantova sono almeno trecento i lavoratori impiegati nel settore, fra guardie giurate e portieri. «È scandaloso – spiega Huber Artioli, segretario della Filcams Cgil mantovana – che oggi si identifichi il settore della vigilanza armata e dei servizi fiduciari con un contratto proporzionato a sette anni fa, considerando anche la profonda trasformazione del mercato del lavoro causata dalla pandemia che ha richiesto nuove e aggiuntive prestazioni agli addetti. Mi riferisco alla verifica dei green pass, al controllo della temperatura corporea, alla videosorveglianza e al trasporto valori».

Il trattamento economico è uno dei nodi da sciogliere per il rinnovo del contratto. «Il trattamento è inadeguato – continua la nota della Cgil – come evidenzia la paga oraria di una guardia che si aggira in media sui 6 euro all’ora lordi, mentre un portiere (una guardia non armata addetta al controllo all’interno di fabbriche, magazzini e accessi) ne guadagna solo 4,5, sempre lordi. Per questo motivo è facile comprendere come questi lavoratori per raggiungere uno stipendio dignitoso attualmente siano costretti a far ricorso a sempre più frequenti prestazioni straordinarie, con conseguenti turni molto pesanti, fino a dodici ore consecutive».

E trattandosi di un settore che si occupa di sicurezza – turni così pesanti, secondo il sindacato, potrebbero compromettere la prestazione della guardia con effetti negativi sulla sicurezza del lavoratore e dei beni da vigilare. Oltre alla criticità economica, secondo la Cgil ci sono altri problemi da considerare: l’applicazione di tantissimi contratti pirata in sede di cambio di appalto, la richiesta da parte delle associazioni datoriali per l’utilizzo del contratto intermittente nel settore e di una nuova modalità di orario superflessibile.

«A oggi – aggiunge Artioli – il contratto è già molto vincolante e questo perché trattandosi di vigilanza su beni ad alto rischio, sia pubblici che privati, c’è un vincolo stringente sulle prestazioni straordinarie e sul diritto di sciopero». Se tutte queste motivazioni non fossero ancora sufficienti a evidenziare l’urgenza del rinnovo del contratto del settore vigilanza, si consideri che in questi anni sono andati al rinnovo, come ricorda il segretario della Filcams, «una decina di contratti nazionali di categoria tra cui: turismo, terziario Confcommercio e Confesercenti, distribuzione cooperativa, distribuzione organizzata, multiservizi e farmacie.

La Cgil ricorda inoltre la questione dell’Afac (Acconti futuri aumenti contrattuali), ossia l’indennità di vacanza contrattuale prevista dal marzo 2016, «non applicata o male applicata da molte imprese di vigilanza». Tale indennità, correlata al mancato rinnovo contrattuale, prevedeva un aumento di venti euro lordi in busta paga per gli addetti del settore. Molte aziende l’hanno riconosciuta erroneamente e, per questo, a livello nazionale sono state promosse centinaia di cause per il riconoscimento di questo emolumento. In provincia di Mantova la Filcams Cgil ha proposto e consolidato dieci cause, tutte vinte. «Ciò – aggiunge Artioli – ha contribuito a riaprire il tavolo nazionale per il rinnovo contrattuale, senza però portare a una definizione del nuovo contratto, che si sta definendo in questi giorni».

La Filcams Cgil inoltre dal 2017, con il proprio coordinamento guardie, partecipa a tutte le iniziative nazionali che puntano a ottenere il rinnovo contrattuale, «cercando di essere più capillare possibile sul territorio».

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Contratto scaduto, le guardie giurate: «Siamo allo stremo»ultima modifica: 2022-03-20T11:30:28+01:00da sagittario290