Cronaca
09 DICEMBRE 2021
«Vigilante, un lavoro troppo rischioso»
I sindacati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil denunciano i rischi delle guardie durante il servizio di vigilanza armata.
«Non è nostra intenzione speculare sull’episodio, che purtroppo poteva capitare ovunque in qualunque momento – dicono dai tre sindacati – ma come al solito sembra che si puntino i riflettori su una situazione rischiosa quando ormai il danno è fatto. Dalle ricostruzioni sembra che le guardie giurate fossero in due, una sul furgone e una, la vittima dell’aggressione, che in solitaria pensava al recupero del contante dal bancomat. Una prassi ormai consuetudine, ma nessuno si chiede quanto sia vulnerabile un operatore della sicurezza che si muove da solo? Senza appoggi, senza supporto, impegnato a fare il proprio lavoro e a fare attenzione che intorno a lui non ci siano malintenzionati che, all’improvviso, impugnano un’arma».
Poco personale, stipendi bassi, la girandola degli appalti che sul lungo andare ha compromesso orari e salari, turni notturni massacranti: questa la vita denunciata dalle guardie. «Le aziende rinnovino con noi il contratto – concludono i sindacati – Serve anche che le rivendicazioni su certi temi tornino sui tavoli delle prefetture per un ragionamento più concreto su cosa sia oggi il mondo della vigilanza e su come tutelarlo».
Sul caso interviene anche Annalisa Arletti, capogruppo di Fratelli d’Italia: «Il sindaco Bellelli cosa pensa di fare per garantire la sicurezza ai carpigiani? È chiaro che la videosorveglianza, tanto decantata, non rappresenta un deterrente a queste azioni criminose. Prima di pensare di portare il commissariato a un livello più alto, Bellelli dica come vuole procedere a livello locale per arginare la situazione».