Recuperata parte del bottino ma non la pistola, ore contate per i rapinatori in fuga

TusciaWeb

Cronaca

15 luglio, 2021

Viterbo – Proseguono serrate le indagini della polizia sul colpo da 43mila euro ai danni di una guardia giurata, avvicinata dai malviventi facendo scattare l’allarme di una villa alla Quercia

Recuperata parte del bottino ma non la pistola, ore contate per i rapinatori in fuga

Viterbo – Vigilantes rapinato, proseguono serrate le indagini dei poliziotti della questura di Viterbo. Circa metà del bottino da 43mila euro è stata recuperata dopo essere stata ritrovata nel covo a Ponte di Cetti dove gli agenti hanno fatto irruzione poco dopo il colpo. Ancora nulla, invece, della pistola sottratta alla guardia giurata: i presunti rapinatori in fuga potrebbero averla ancora con sé. Per loro le ore sarebbero contate: i poliziotti hanno stretto il cerchio su due persone della zona (tra cui ci sarebbe anche una donna) a cui è stato dato nome e cognome, essendo già note alle forze dell’ordine.

La ricostruzione della rapina

Nella tarda mattinata di lunedì una guardia giurata ha denunciato ai carabinieri di essere stata aggredita da due malviventi a volto coperto: in una zona isolata della Quercia, gli hanno sottratto la pistola e la borsa portavalori contenente l’incasso prelevato da un paio di esercizi commerciali per conto della società per cui lavora.

Il vigilantes sarebbe stato confuso con l’allarme di una villa, fatto scattare proprio dai malviventi per avvicinarlo e rapinarlo del bottino da 43mila euro. A quel punto i rapinatori, passando per strada Acquabianca, avrebbero raggiunto la Cassia sud in direzione Roma. Scattate le ricerche, la polizia ha intercettato a Ponte di Cetti un’auto sospetta in sosta. Avvicinatisi per un controllo, hanno notato due persone uscire dalla finestra di una vicina abitazione e dileguarsi velocemente nelle campagne circostanti. Prenderli è stato impossibile.

Nei pressi del casolare sono state trovate altre due macchine, per un totale di tre: una Bmw nera, una Golf grigia e una 500 rossa. All’interno del presunto covo, invece, sarebbe stata stata rinvenuta una notevole quantità di banconote di vario taglio, della cui presenza il proprietario, un elettricista italiano di 51 anni, non avrebbe fortunato alcuna spiegazione e pertanto portato in questura. La sua posizione è ancora da chiarire e resta indagato a piede libero per concorso in rapina e ricettazione.

Delle indagini, coordinate dalla procura, si stanno occupando gli agenti della squadra mobile. Nell’immediato è intervenuto anche l’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico e la scientifica che ha passato al setaccio le auto e il casolare che, al momento, non risulterebbe essere sotto sequestro.

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Recuperata parte del bottino ma non la pistola, ore contate per i rapinatori in fugaultima modifica: 2021-07-16T11:30:49+02:00da sagittario290