Cronaca
28 marzo 2021
Revenge porn a Pagani, condannato vigilantes
La vicenda cominciò nel 2016, quando l’imputato invitò a casa sua l’amico, per parlare di un’occasione di lavoro legata alla vigilanza armata
Annarita D’Auria
Revenge porn a Pagani, condannato vigilantes. È stato condannato a cinque anni e otto mesi, per l’estorsione legata a un vibdeo privato girato nell’intimità con la sua vittima, una guardia giurata 29enne di Pagani.
Revenge porn, condannato vigilantes di Pagani
Come riporta “La Città”, la vicenda cominciò nel 2016, quando l’imputato invitò a casa sua l’amico, per parlare di un’occasione di lavoro legata alla vigilanza armata. L’occasione si trasformò ben presto in altro, con dello champagne offerto all’ospite e un buco di diverse ore destinato a rivelarsi un incubo.
Quanto il malcapitato si svegliò si rese dell’esistenza di un video girato dal padrone di casa, che nel giro di poco tempo avviò la sua azione criminale.
Il ricatto
Dopo l’episodio, il 29enne cominciò a ricattare la vittima col meccanismo del revenge porn, adoperando il video come uno strumento vero e proprio per ottenere denaro. La vittima, a conoscenza dell’esistenza delle immagini compromettenti, acconsentì a versare una cifra al suo estorsore, consegnandogli la somma di 100 euro. Successivamente, però, la vittima decise di denunciare tutto alle forze dell’ordine.
L’azione giudiziaria partì, con la denuncia acquisita agli atti della procura di Nocera Inferiore che istruisce il processo, dopo la disposizione del giudizio da parte del giudice per le indagini preliminari. L’imputato, accusato di estorsione aggravata, davanti ai giudici spiegò di non aver inviato il video volontariamente.
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