Si mette la pistola alla bocca e minaccia la moglie: “Se mi lasci ti ammazzo, poi mi sparo”

TusciaWeb

Cronaca

3 febbraio 2021

Tribunale – Imputato di maltrattamenti un vigilante – L’arma gli è stata tolta dopo la denuncia

Si mette la pistola alla bocca e minaccia la moglie: “Se mi lasci ti ammazzo, poi mi sparo”

Viterbo – (sil.co) – Si mette la pistola in bocca e minaccia la moglie: “Se mi lasci ti ammazzo, poi mi sparo”.

Sarebbe questo, secondo la presunta vittima, l’episodio più drammatico della fine di una relazione durata dieci anni, otto dei quali di matrimonio. Protagonista una coppia con tre figli, due femmine in tenera età più un maschio adolescente, nato da una precedente relazione della donna, che nell’agosto 2017 ha denunciato l’uomo, accusato di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale davanti al collegio presieduto dal giudice Silvia Mattei.

Imputato un vigilante, difeso dall’avvocato Giovanni Labate, che, essendo stato privato dell’arma in seguito alla querela della ex, ha rischiato di perdere il posto di lavoro. La vittima, una 42enne, che si è costituita parte civile con l’avvocato Luigi Mancini, è stata ascoltata per prima, ieri, all’avvio del processo.

Tutto sarebbe nato dai tradimenti dell’imputato che, a più riprese, tra il 2012 e il 2017, avrebbe avuto una relazione extraconiugale con un’altra donna della stessa cerchia di conoscenze comuni. L’ex moglie, dicendo di essere stata spesso ingiuriata e presa anche a calci dal marito nel corso degli anni, ha raccontato di come la situazione tra loro sia precipitata quattro anni fa.

“Una sera di maggio del 2017, eravamo al bar con gli amici e lui faceva il ‘piacione’ con le ragazze della comitiva davanti a me. Io allora sono tornata a casa in macchina coi figli, lasciandolo lì. Era circa mezzanotte. Non lo avessi mai fatto. Quando è rientrato, mi ha preso a sberle, rinfacciando che gli avevo fatto fare una figuraccia. Poi mi ha scaraventata a terra e presa a calci. Infine mi ha dato una testata sullo zigomo destro, mentre mio figlio si metteva in mezzo. Non sono andata in ospedale, ma nei giorni successivi, per coprire i lividi, mettevo parecchio trucco e mi pettinavo i capelli in modo che mi coprissero il viso”, ha spiegato.

Non avrebbe denunciato prima per paura: “Lui ha un’arma, è vigilante, ci giocava a parole, me la mostrava a mo’ di minaccia, se lo avessi lasciato. Apriva anche la finestra e diceva che si sarebbe buttato di sotto”.

“Ai figli diceva ‘vostra madre è la rovina del matrimonio’. Io invece credo nella famiglia, a distanza di quattro anni non c’è stato nessun altro. Ma con lui è finita”.

Ricorda il 27 luglio 2017: “Come fosse la mia data di nascita. Quel giorno, sul suo computer, ho trovato le prove che mi tradiva e ho deciso di chiudere per sempre”.

“Gli ho detto che volevo separarmi e da quel giorno al 12 agosto, quando l’ho denunciato, è successo di tutto. Il giorno dopo, il 28 luglio, mi ha chiusa a chiave in camera, si è puntato la pistola alla bocca, dicendo ‘se mi lasci ti ammazzo, poi mi sparo’, coi bambini di là, poi si è tirato giù i pantaloni e ha fatto quello che voleva fare, mentre io stavo zitta per paura che prendesse l’arma che aveva rimesso carica nell’armadio. Il 31 luglio mi ha presa per il collo mentre scendevo le scale per andare via assieme ai figli, davanti a suo padre e suo fratello. Il 10 agosto, sentito dire al bar che avevo contattato un avvocato, mi ha telefonato minacciando ‘quando stasera torno a casa, la risolviamo tra noi’. Allora mi sono fatta venire a prendere da mio fratello e due giorni dopo l’ho denunciato”, ha concluso.

Il processo riprenderà a settembre.

http://www.tusciaweb.eu/2021/02/si-mette-la-pistola-alla-bocca-minaccia-la-moglie-mi-lasci-ti-ammazzo-mi-sparo/

Si mette la pistola alla bocca e minaccia la moglie: “Se mi lasci ti ammazzo, poi mi sparo”ultima modifica: 2021-02-04T10:45:27+01:00da sagittario290