L’omicidio e poi il suicidio: a Venaria l’ultimo episodio di una lunga scia di tragedie per Torino e provincia, in solo due mesi

Cronaca

27 settembre 2020

L’omicidio e poi il suicidio: a Venaria l’ultimo episodio di una lunga scia di tragedie per Torino e provincia, in solo due mesi

Il dramma di ieri sera è stato preceduto da casi analoghi a Carmagnola, Vinovo, fino a Rivara. Vittime sono sempre donne o, peggio ancora, un bambino

Omicidio-suicidio. Una formula ormai diventata terribilmente “attuale” per Torino e provincia, un territorio che soltanto negli ultimi mesi ha dovuto piangere una lunga serie di episodi di questo genere. Drammi personali e follie sfociati nel gesto più irreparabile, cui fa seguito la fuga definitiva del colpevole, che sceglie di togliersi la vita. Vittime sono quasi sempre donne, in un caso addirittura un bambino. La sensazione è sempre la stessa: un silenzio ammutolito di fronte a eventi che si fatica a spiegare.

Casi come quello che si è verificato a Carmagnola, lo scorso 17 luglio. Un uomo di 71 anni di Bagnolo Piemonte, Pasquale Mattana, va a casa di una donna di 68, Eufrosina Martini, la sua compagna e le spara. La uccide, quindi si dà alla fuga e torna nella sua abitazione, in provincia di Cuneo. L’ultimo gesto che compie il pensionato è quello di rivolgere l’arma verso se stesso.

Una tragedia fin troppo simile a quella che si verifica pochi giorni dopo, a Vinovo. E’ il 31 luglio quando una guardia giurata di 48 anni – Gianfranco Trafficante – raggiunge la sua compagna di 44, Emanuela Urso e la uccide, ancora una volta a colpi di pistola, dopo un litigio.

E’ di pochi giorni fa, poi, la vicenda che ha visto a Rivara Canavese un operaio di 47 anni, Claudio Baima Poma, separato e a quanto pare vittima di depressione, uccidere il figlio Andrea, 11 anni, prima di spararsi, nel cuore della notte.

Una scia di tragedie che ieri, a Venaria, ha trovato l’ultimo, terribile, episodio, con un uomo di 46 anni, Antonino La Targia, ridotto su una sedia a rotelle, che spara alla moglie di quasi 42, Maria Masi, con cui era in corso la separazione. Anche in questo caso una pistola, a strappare la vita alla vittima e a nascondere definitivamente il carnefice. Anche in questo caso, come in quello della tragedia di Rivara, un messaggio su Facebook quasi ad annunciare il dramma che si sarebbe compiuto da lì a poco.

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L’omicidio e poi il suicidio: a Venaria l’ultimo episodio di una lunga scia di tragedie per Torino e provincia, in solo due mesiultima modifica: 2020-09-28T10:45:16+02:00da sagittario290