Borrelli aggredito, setto nasale rotto e trauma cranico. «Mai come stavolta ho rischiato che finisse male. Ora bisogna arrestarli»

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Cronaca

30 agosto 2020

A NAPOLI

Borrelli aggredito, setto nasale rotto e trauma cranico. «Mai come stavolta ho rischiato che finisse male. Ora bisogna arrestarli»

Il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli picchiato davanti all’ospedale San Giovanni Bosco

di Fulvio Bufi

«E dire che proprio stavolta non stavo facendo un video di denuncia ma una iniziativa elettorale, una diretta Facebook in cui raccontavo le battaglie condotte in questi anni per ristabilire la legalità a Napoli. E invece mai come stavolta ho rischiato davvero che finisse male». Il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli ha il setto nasale rotto e un trauma cranico, oltre che lividi e graffi sparsi sul corpo.

Come si vede nel video in Rete da ieri, queste sono le conseguenze dell’aggressione subita mentre si trovava davanti all’ospedale San Giovanni Bosco, nella zona dell’aeroporto di Capodichino, alla periferia della città. Quando era quasi alla fine della sua diretta, Borrelli è stato assalito da quattro persone, due uomini e due donne che lo hanno colpito con calci e pugni, fatto cadere e continuato a colpire mentre era a terra. Nelle immagini si vede chiaramente anche che uno degli uomini gli afferra la testa e prova a girargliela, rischiando di procurargli quanto meno una lesione grave se non addirittura di rompergli l’osso del collo. Lo fermano in tempo due guardie giurate del San Giovanni Bosco intervenute in difesa del consigliere, e costrette poi a farsi medicare in ospedale, come anche un collaboratore del consigliere che gli stava facendo da cameraman.

«Non so come sarebbe finita se non ci fossero stati i due vigilanti. Davvero non lo so», dice Borrelli. Che è sicuramente il politico più attivo in Campania nella denuncia costante di illegalità ed episodi di malcostume. Giornalista professionista, diffonde quotidianamente, tramite una newsletter e i profili social, notizie che spesso vengono riprese dai principali media (dell’invasione di formiche proprio al San Giovanni Bosco, tanto per fare un esempio, si seppe grazie a lui). Due i settori in cui è particolarmente attivo: la sanità e la lotta ai parcheggiatori abusivi. Che a Napoli lo conoscono e lo odiano. E gliel’hanno giurata.

Già in passato ha subito minacce e aggressioni, e gli è anche stato incendiato uno scooter. Ma nessuno si era spinto a tanta violenza come quelli di ieri. I due uomini e una delle donne, quella che nel video si nota di più, sono già stati fermati e denunciati. Secondo la ricostruzione dello stesso Borrelli, gli uomini che lo hanno aggredito non erano presenti al San Giovanni Bosco mentre lui faceva la diretta Facebook. Anzi, parcheggiatori abusivi non ce n’erano affatto, perché, proprio in seguito alle denunce del consigliere regionale, in quell’ospedale sono state represse molte illegalità: non solo il parcheggio gestito da abusivi, ma anche una bouvette (con annessa pizzeria) sprovvista di licenza. «Io credo — spiega Borrelli — che quei due tizi siano stati chiamati da una delle donne, che a quanto ho saputo ha la mamma ricoverata, e quindi probabilmente si trovava lì come visitatrice. Sono arrivati apposta per picchiarmi, insomma è stato un agguato».

Ora il coordinatore nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, ha chiesto al ministro dell’Interno Lamorgese di tutelare la sicurezza di Borrelli. Che a sua volta, però, lancia un messaggio alla responsabile del Viminale: «Io vorrei che la scorta venisse riservata a chi si occupa di cose più grandi dei parcheggiatori abusivi. Ma al ministro chiedo di fare in modo che questa attività venga contrastata con l’arresto immediato. Daspo e sequestro dell’incasso, si è visto che non bastano. Forse solo il carcere può davvero convincere questa gente a smetterla».

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Borrelli aggredito, setto nasale rotto e trauma cranico. «Mai come stavolta ho rischiato che finisse male. Ora bisogna arrestarli»ultima modifica: 2020-08-31T11:00:24+02:00da sagittario290