“Vigilanza privata, settore in ginocchio”

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Cronaca

24 giugno 2020

“Vigilanza privata, settore in ginocchio”

Sono oltre 1500 gli addetti nel territorio marchigiano “Pochi portavalori in servizio dopo l’emergenza pandemia”

Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs delle Marche esprimono preoccupazione per l’inasprirsi di una situazione già difficile che sta caratterizzando la vigilanza privata, settore che conta quasi 1.500 addetti nel nostro territorio. “Senza Ccnl da più di 4 anni, il settore della sicurezza privata è tra quelli ritenuti essenziali sia in periodi di normalità che durante il lockdown; durante la fase più critica della pandemia ha contribuito a garantire la regolare fruizione dei servizi pubblici, la difesa del patrimonio e dell’ordine pubblico, nonostante il rischio di contagio sia stato altissimo negli scorsi mesi e ad oggi non sia ancora cessato. Un’alta considerazione da parte dell’opinione pubblica che, però, non trova riscontro nella qualità e nella tutela delle condizioni di lavoro”, spiegano le organizzazioni sindacali.

“Alle difficoltà per una balcanizzazione del settore – spiegano Filcams, Fisascat e Uiltucs – e tra cambi d’appalto e competizione contrattuale che fanno leva sull’abbassamento delle condizioni di lavoro, si aggiunge oggi una riduzione delle attività dei portavalori causata dal lockdown. Il rischio è che alle attuali difficoltà che oggi attraversano il mondo della Vigilanza Privata si sommino ulteriori situazioni destabilizzanti, per un settore già stressato da una deregolamentazione di fatto. Occorre, quindi, porre un freno alle involuzioni delle condizioni di lavoro e della qualità dei servizi di sicurezza offerti a cui troppo spesso abbiamo assistito nei recenti cambi di appalto in strutture pubbliche”, sottolineano ancora i sindacati.

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