Coronavirus a Bergamo, gli avvocati: «Rinviare le udienze». E il giudice di Nembro fa udienza con la mascherina

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Cronaca

26 febbraio 2020

L’EMERGENZA SBARCA IN TRIBUNALE

Coronavirus a Bergamo, gli avvocati: «Rinviare le udienze». E il giudice di Nembro fa udienza con la mascherina

Funzionano gli ingressi a scaglioni , ma per i difensori non possono durare. Il presidente della sezione gip-gup Vito di Vita: «Un gesto a tutela delle persone che interverranno all’udienza e della mia persona»

di Giuliana Ubbiali

Fuori dal tribunale, una guardia giurata della Gsi chiama a scaglioni testimoni, imputati e avvocati. Dalla sala con i monitor delle telecamere, un’altra controlla quando ogni udienza è al termine. Alle prime ore del mattino all’esterno si forma una lunga coda e si alza qualche protesta, che verso le 11 cala. I turni sono stati organizzati per evitare che nelle aule e nei corridoi si formino assembramenti. Così va, anche se è più difficile al terzo piano, nel giorno delle udienze civili con gli uffici dei giudici affacciati su un corridoio. Tutte le guardie indossano le mascherine. Anche un paio di avvocati le infila. Al piano terra due dispenser con fotocellula distribuiscono disinfettante per le mani. Oltre al carabiniere di presidio, altri due sono di rinforzo. Sulle porte che conducono agli ascensori, un cartello vieta di passare. Lo stesso su quella del secondo piano. Lì, è il giorno di udienza del presidente della sezione gip-gup Vito di Vita. Indossa la mascherina «a tutela delle persone che interverranno all’udienza e della mia persona», anche perché vive a Nembro, comune con diversi contagi. I giudici (e il cancelliere) la indosseranno anche in carcere per le udienze di convalida degli arresti. Gli arrestati pure e resteranno separati dai detenuti.

Il presidente del tribunale Cesare de Sapia sale e scende per i piani, per capire se tutto funziona. Dalla sua vetrata al terzo piano vede direttamente l’ingresso. «Abbiamo creato come delle stanze di compensazione e mantenuto l’aerazione», dice. Nel cortile all’ingresso e nel corridoio, per far defluire gli accessi. Con un decreto ha previsto il rinvio delle udienze con le parti che arrivino dalla zona rossa, videoconferenze per il civile, limitazioni di contatti delle cancellerie con il pubblico, deposito telematico degli atti. Gli avvocati hanno collaborato ma, dicono, non può continuare. «È evidente che il provvedimento di contingentamento nell’ingresso non sia nel medio e lungo periodo una soluzione sostenibile. E non può evitare gli assembramenti di parti ed avvocati», è la comunicazione della presidente dell’Ordine Francesca Pierantoni ai colleghi. Al ministro della Giustizia ha chiesto la sospensione e a de Sapia il rinvio delle udienze non urgenti per 14 giorni.

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Coronavirus a Bergamo, gli avvocati: «Rinviare le udienze». E il giudice di Nembro fa udienza con la mascherinaultima modifica: 2020-02-27T11:15:38+01:00da sagittario290