Vigilanza privata, i lavoratori chiedono il rinnovo del contratto di categoria

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Lettera Aperta

23 ottobre 2019

Vigilanza privata, i lavoratori chiedono il rinnovo del contratto di categoria

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Gentile redazione,

siamo alle solite, vorrei riportare alla vostra attenzione la grave situazione in cui versano ancora oggi i lavoratori del settore della vigilanza privata e servizi fiduciari. È quasi banale dire che nella situazione di crisi economica generale che ci affligge l’aumento del costo della vita è diventato insopportabile per tutti i lavoratori dipendenti, per noi, che abbiamo stipendi medi che vanno dai 1.058,06 del 6° livello ai 1.258,88 euro del 4° livello (€ 797,14 livello F, Servizi Fiduciari), il rinnovo del contratto nazionale di categoria è la sola speranza per migliorare le nostre condizioni economiche.

Non è invece banale focalizzare la situazione attuale che vi invito a considerare: il contratto nazionale della vigilanza privata e servizi fiduciari è scaduto ormai dal 31/12/2015 sono trascorsi circa 46 mesi dall’avvio delle trattative. Dopo lo sciopero nazionale di agosto e il periodo feriale, ci si attendeva un contatto ad opera delle Associazioni Datoriali per la ripresa del confronto in merito, ma ciò non è avvenuto e non vi sono segnali in questa direzione.

Se guardiamo gli ultimi rinnovi concretizzatisi dopo mesi e mesi dalle naturali scadenze, è come se avessimo saltato un rinnovo, o forse due del contratto stesso, e che quindi alla fine siamo sempre indietro rispetto ad altre realtà, così non solo per la parte normativa ma anche e soprattutto per quella economica (negli ultimi 10 anni questa Categoria ha ottenuto complessivamente 60 euro lordi di aumento); conosciamo con precisione quali siano le proposte delle Associazioni delle Imprese che impediscono il rinnovo del contratto nazionale e sono:
Riduzione del trattamento e del periodo di comporto anche per l’infortunio.
Flessibilità selvaggia e tutta gestita unilateralmente.
Riduzione del riposo giornaliero.
Riposo settimanale nella media dei 14 giorni e possibilità di spostarlo oltre il 14° giorno.
Aumenti salariali insignificanti.

Siamo consapevoli altresì che la bassa sindacalizzazione dei lavoratori non facilita la trattativa e certamente relega questa categoria in un angolo buio che non si merita.

I dipendenti degli istituti di vigilanza privata e servizi fiduciari sono circa 70mila addetti, di cui oltre 41 mila guardie particolari giurate, che ogni giorno svolgono mansioni importanti con dedizione volontà e responsabilità, adeguandosi ad ogni nuova normativa ricevendo uno stipendio non adeguato.

È pertanto giusto che alle guardie particolari giurate venga finalmente riconosciuto il merito di ciò che ciascuno fa all’interno del proprio istituto di vigilanza e che il lavoro svolto venga “pagato” per quanto vale, sia in ragione del rischio, che in ragione del costo della vita.

Per quanto sopra, in questo momento così difficile, è urgente e importante che si riaprano immediatamente le trattative e si arrivi alla firma di un contratto nazionale unitario, dignitoso e rispettoso della nostra professionalità.

SENZA CONTRATTO NON C’E’ SICUREZZA

Sperando che il mio appello non rimanga inascoltato, porgo distinti saluti.

Angelo Sifrido MANCIN

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Vigilanza privata, i lavoratori chiedono il rinnovo del contratto di categoriaultima modifica: 2019-10-24T11:45:40+02:00da sagittario290