Guardie giurate, intervista ad Ennio Pietrangeli

Attualità

18 ottobre 2019

Guardie giurate, intervista ad Ennio Pietrangeli

Intervista di Giuseppe Criseo per il Sindacato Europeo Lavoratori ad Ennio Pietrangeli, esperto di sicurezza internazionale, esperto di terrorismo e giuslavorista sindacale, oggi consulente tecnico per il SEL, giornalista per la Redazione del VaresePress di Roma e responsabile della Rubrica Sicurezza Nazionale.

Il tema dell’intervista è la situazione attuale delle Guardie Giurate concorrenti al sistema di sicurezza nazionale.

G: Ennio in base a quanto ci hai documentato, in particolare grazie all’esperienza ultraventennale nel comparto sicurezza pubblica e privata, dopo quella militare, nonché sindacale confederale, ritieni indispensabili le Guardie Giurate al sistema di sicurezza nazionale?

E: Innanzitutto grazie per questa opportunità, sii le ritengo indispensabili, come dimostrano molti lavori presentati, ma insistono molti problemi a partire dalla giusta vision politico / istituzionale, imprenditoriale e professionale degli operatori.

G: Cosa intendi per politico istituzionale?

E: La politica come le istituzioni, dovrebbero uscire da certi dogmi ed investire nella giusta riqualificazione giuridica ed operativa delle Guardie Giurate, ormai non più rinviabile nello scenario attuale del Paese, perché un sistema di sicurezza nazionale degno è fatto dalla realizzazione di una concorrenza di tutti quei soggetti che vi operano, sia pubblici sia privati.

Un esempio, è inutile emanare decreti e norme, se poi non si fanno i controlli, atti a scongiurare il dumping che hanno cercato di legittimare le associazioni imprenditoriali in sodalizio con le parti sociali firmatarie, inserendo impropriamente una figura ibrida ed atipica non in linea con la sicurezza attiva, con la qualifica giuridica e professionale delle Guardie Giurate.

Un altro esempio è il mancato obbligo ad una formazione professionale degna di tal nomea, rimettendo ciò ai criteri selettivi ed alla formazione autodidattica, consentendo poi il proliferare di soggetti formatori improvvisati ed operatori impreparati e pericolosi.

Tutto ciò e molto altro non è più possibile consentirlo.
G: Quindi le istituzioni latitano nel comparto, ma la responsabilità è tutta qui?

E: No, abbiamo altre responsabilità, analizzate in questi anni, in particolare negli anni passati in attività sindacale, nei quali ho cercato di realizzare progetti inerenti, la professionalizzazione degli operatori, la riforma della figura della Guardia Giurata in Italia ed infine la sensibilizzazione delle parti sociali volta ad evitare il dumping contrattuale, cosa che poi hanno fatto in modo illegittimo e soprattutto indegno, senza guardare al futuro.

Su quest’ultimo punto hanno però delle responsabilità anche le Guardie Giurate, le quali non hanno mai denunciato alle autorità competenti situazioni ove gli addetti all’accoglienza con un uniforme senza approvazione istituzionale, come per le Guardie Giurate, senza titoli di Polizia, ecc, svolgessero compiti attivi di vigilanza impropriamente, illegalmente ed esclusivamente per una mera questione economica, il tutto a danno di una categoria di professionisti che stanno cercando di far scomparire. Altresi non dobbiamo dimenticare che le Guardie Giurate sono Incaricati di Pubblico Servizio e da quando hanno tale qualifica, il 70% degli operatori del settore non ne conosce la responsabilità e qualificazione intrinseca, sempre per l’assenza di una formazione supervisionata dalle istituzioni.

Dulcis in fundo, per giusta informazione senza ipocrisia, è da evidenziare la guerra che gli Operatori delle Forze dell’Ordine fanno alle Guardie Giurate, non tutti per fortuna, forse per ignoranza, perdendosi in diatribe assurde come le manette, strumento di coazione fisica utile ai fini delle MSG in tutela della propria incolumità e di terzi, indi in concorso nel mantenimento della sicurezza pubblica, come molte note di Supreme Corti hanno esplicato in passato, oggetto poi tra l’altro di libera vendita e porto, seppur giustamente occultato.

G: Ennio, ciò è assurdo ed il contrario di quanto necessario, da profano, per avere un sistema di sicurezza nazionale al passo!

E: Esattamente, se poi a ciò ci aggiungiamo che le associazioni imprenditoriali hanno un unico obiettivo, cioè schiavizzare gli operatori con un contratto peggiorativo rispetto a quello scaduto in fase di rinnovo, già definito illegittimo, ecco qui come si disintegra il sistema di sicurezza, come per gli operatori delle forze dell’ordine già alla canna del gas, da anni.

G: Quindi per le Guardie Giurate, quale sarebbe la soluzione migliore?

E: Per iniziare un obbligo formativo certificato, regole d’ingaggio nuove, inquadramento come Ausiliari di Polizia, contrattazione di categoria esclusiva, come era prima e soprattutto al passo con i tempi, affinché gli operatori delle Forze Dell’Ordine possano avere un giusto supporto e fiducia nell’operato di chi come loro indossa una divisa ed è armato, per contribuire alla sicurezza dei cittadini.

G: Ennio, a nome di SEL ti ringrazio per questa intervista, la nostra organizzazione con la federazione dedicata darà tutto il nostro appoggio alla tua proposta di riforma, perché chi lavora rischiando la vita, merita un po’ di attenzione in più nonché rispetto da parte della comunità.

La Segreteria Generale Confederale
Sindacato Europeo Lavoratori
Fed. Operatori di Polizia

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Guardie giurate, intervista ad Ennio Pietrangeliultima modifica: 2019-10-19T11:30:36+02:00da sagittario290