Seduce una farmacista e la usa come bancomat, alla sbarra vigilante

TusciaWeb

Cronaca

2 aprile, 2019

Tribunale – Sarebbe riuscito a farsi consegnare 22mila euro in un anno e mezzo – La vittima ha perfino chiesto un prestito per accontentarlo

Seduce una farmacista e la usa come bancomat, alla sbarra vigilante

Viterbo – Seduce una farmacista e la usa come bancomat, alla sbarra vigilante.

Ha preso il via ieri con la testimonianza della presunta vittima, il processo per truffa aggravata al dipendente di un istituto di vigilanza privata di Viterbo che, nell’agosto 2015, nonostante fosse sposato, ha allacciato una relazione sentimentale con una dottoressa 47enne, impiegata nella farmacia adiacente alla banca dove forniva servizio.

La donna, nonostante tutto, quando il giudice le ha chiesto se volesse andare avanti o rimettere la querela, colta di sorpresa dalla domanda, ha voluto pensarci qualche minuto. Ma qualche minuto le è bastato a riordinare le idee e a decidere di deporre contro l’ex che credeva fosse il suo grande amore.

Nell’arco di un anno e mezzo, l’imputato sarebbe riuscito a farsi consegnare dalla donna la somma complessiva di circa 22mila euro, mai restituiti. La vittima si sarebbe resa conto della truffa il 24 febbraio 2017 quando, valigia in mano, lo ha atteso inutilmente davanti alla sua banca. Quel giorno l’uomo avrebbe dovuto saldare tutti i debiti per poi iniziare una nuova vita felice insieme, partendo per un viaggio da tempo programmato. A marzo è scattata la querela.

“L’11 settembre 2015 mi ha chiesto subito 7mila euro, col dire che gli servivano per la separazione dalla moglie. Poi è stato un continuo di richieste di ricariche sulla sua carta Postepay, per un ammontare di circa altri 15mila euro complessivi. A agosto del 2016, siccome diceva di avere bisogno di soldi per iniziare una nuova attività lavorativa, sono arrivata a chiedere un prestito in banca”, ha spiegato al giudice Giacomo Autizi.

“Io credevo nel lieto fine. I soldi servivano per la separazione, per le divisioni con la ex moglie, per soggiornare all’estero, dove sarebbe stato il nuovo lavoro. Ci ho creduto fino all’ultimo giorno, il 24 febbraio di due anni fa, quando l’ho atteso inutilmente all’appuntamento che avevamo con la valigia in mano”, ha concluso.

L’imputato potrà difendersi il 24 ottobre se vorrà, facendosi interrogare o rilasciando spontanee dichiarazioni.

Lo stesso giorno è prevista la sentenza.

Silvana Cortignani

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Seduce una farmacista e la usa come bancomat, alla sbarra vigilanteultima modifica: 2019-04-03T11:00:21+02:00da sagittario290