Cronaca
21 marzo 2019
VIGILANZA PRIVATA: UGL, ”A SICURAQUILA STIPENDI IN RITARDO”
L’AQUILA – “Nonostante le numerose rassicurazioni ricevute, i lavoratori, ancora non ricevono gli ultimi stipendi, se non qualche acconto”.
Lo denuncia in una nota l’Ugl dell’Aquila a proposito dell’istituto di vigilanza privata Sicuraquila srl.
“L’istituto di vigilanza è presente sul territorio di L’Aquila ormai da molti anni, e gestisce numerosi appalti pubblici e strategici, come il Tribunale di L’Aquila e la Procura generale, ma anche appalti privati di rilievo come il Tecnopolo nonché diversi servizi di zona”.
“Negli ultimi mesi l’Ugl L’Aquila ha effettuato più incontri con l’azienda per discutere le varie criticità, ma nonostante le numerose e continue rassicurazioni, anche per vie brevi, ad oggi non vengono pagati gli stipendi con regolarità, e spesso vengono dati solo degli acconti”, aggiunge il sindacato.
“Inoltre, notizia degli ultimi giorni, sembrerebbe che perfino gli straordinari, a cui l’azienda ricorrerebbe piuttosto con inconsueta regolarità, non siano stati corrisposti; questi ritardi negli ultimi mesi sono diventati sempre più cronici! E non solo”.
“Infatti, oltre al mancato pagamento degli stipendi – continua l’Ugl nella nota – le maestranze riscontrano altri gravi problemi, come le turnazioni sempre più pressanti, che sfiorano anche le dodici ore di servizio continuativo e senza pausa; questa situazione lavorativa sta creando ai dipendenti dell’istituto gravi situazioni di stress e di malessere psicofisico tale da richiedere l’intervento del sindacato per poter porre rimedio chiedendo il ‘semplice’ rispetto del contratto collettivo nazionale (Ccnl) di categoria e nel peggiore dei casi ‘preferire’ (purtroppo) di arrivare alle dimissioni volontarie”.
“LUgl ha evidenziato ulteriori criticità negli incontri e sono emerse alcune inadempienze molto importanti che a tutt’oggi non sono state recepite e sanate, pertanto, a questo punto, non possiamo più tollerare tale atteggiamento; verrà chiesto subito un incontro alla Prefettura e alla committenza pubblica per evidenziare quanto rilevato e chiedere di ricondurre tutto ad un comportamento ligio nel rispetto dei diritti dei lavoratori!”, conclude il sindacato.