Sicurezza
10 marzo 2019
Trento: dal primo giugno vigilantes armati sorveglieranno i quartieri sensibili
Partirà dal primo giugno il progetto “Un custode per il quartiere”. Si tratta di vigilantes armati, che serviranno per controllare alcune zone sensibili della città.
Inizialmente il governatore Fugatti aveva proposto al sindaco Andreatta solamente il controllo della piazza antistante la Chiesa di Santa Maria Maggiore.
Il sindaco credendo nel progetto, aveva chiesto di allargare la prospettiva abbracciando più quartieri.
Con un stanziamento di 50mila euro, il servizio di vigilanza sarà assegnato alla società economicamente più vantaggiosa.
I custodi agiranno principalmente in due zone: la prima riguarda via Torre Vanga, via Pozzo, via delle Orfane, piazza S.Maria Maggiore, via S.Margherita, via Gar, piazza Da Vinci; la seconda comprende Largo Carducci, via S.Maria Maddalena e l’omonimo vicolo, via Dietro le Mura B, via dei ventuno, via Marchetti e il parco di S.Marco, via S.Marco, vicolo S.Marco, vicolo e piazza della Mostra, passaggio Osele, via Suffragio e via S.Pietro.
Le zone interessate avranno una copertura di 40 ore a settimana nella fascia pomeridiana e serale, fino al 31 maggio 2020.
La polizia locale nella sua relazione dichiara: “Le guardie incaricate dovranno avere buona attitudine ai rapporti umani e all’ascolto delle esigenze dei cittadini.
Dovranno infatti essere punto di riferimento per cittadini e operatori economici per la segnalazione di episodi di degrado urbano da valutare ed eventualmente trasmette alla Polizia locale: daranno informazioni ai cittadini sui corretti comportamenti per prevenire condotte illecite o moleste; dovranno intervenire nelle situazioni che possono causare danni al patrimonio comunale, come edifici, verde pubblico, panchine, fioriere, impianti di illuminazione, giochi per bambini; in caso di soggetti colti nell’atto di commettere illeciti, come danneggiamenti, imbrattamento, abbandono di rifiuti, furti, dovranno contrastarli con i mezzi a disposizione”.
I vigilantes avranno anche a disposizione strumenti per fotografare eventualità situazioni di irregolarità.
Spero che le G.p.G. siano preposte almeno in coppia, per ridurre ancora di più i rischi di aggressioni o minacce. In caso contrario sarebbe una inutile e pericolosa farsa!