Trenord taglia i vigilantes sui vagoni: «Sono più utili le telecamere»

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Cronaca

14 marzo 2019

IL NODO SICUREZZA

Trenord taglia i vigilantes sui vagoni: «Sono più utili le telecamere»

Le guardie particolari giurate diminuiranno e verranno mandate a presidiare depositi e stazioni, non più le carrozze. Il personale è reclutato da Trenord tramite appalto esterno

di Federico Berni e Sara Bettoni

Stop ai vigilantes sui treni di Trenord. Le guardie particolari giurate diminuiranno e verranno mandate a presidiare depositi e stazioni, non più le carrozze. Il personale è reclutato da Trenord tramite appalto esterno. Il mese prossimo scade uno dei due contratti siglati dalla società e non verrà rinnovato. Il secondo terminerà a fine anno. La decisione dell’azienda di trasporti, anticipata ieri da L’Eco di Bergamo, rientra in una riorganizzazione più ampia delle iniziative legate alla sicurezza, insieme con il potenziamento della divisione interna di Security e alla «collaborazione con i gestori delle reti», ovvero Ferrovienord e Rfi. Il riferimento è ai piani delle due società per aumentare le telecamere e installare tornelli nelle stazioni.

I primi vigilantes sui treni sono arrivati ad aprile 2016, a seguito di gravi episodi ai danni del personale (vedi l’aggressione al capotreno Carlo Di Napoli dell’11 giugno 2015). Il loro numero è salito lentamente, anche a causa di alcune difficoltà di reclutamento. Ora sono una sessantina gli abilitati a prestare servizio in carrozza (altri lavorano «a terra»). Ciascuno costa circa 53 mila euro lordi all’anno all’azienda. Eppure la loro presenza sembra non aver sortito gli effetti desiderati. Riccardo De Corato, assessore lombardo alla Sicurezza, spiega: «Non hanno avuto un grande successo, non possono fare altro che affiancare i controllori. Meglio richiedere l’intervento della Polfer e delle forze dell’ordine per bloccare le aggressioni». L’ultima martedì pomeriggio, sul treno Camnago-Milano. Un 27enne di Mariano Comense ha rapinato una ragazza, minacciandola con un coltello e lasciando il suo cane a fare da guardia affinché la vittima non cercasse aiuto. Per Trenord il tema sicurezza è da trattare assieme a quello dell’evasione poiché gli attacchi ai capitreno sono spesso contestuali al controllo biglietti. La sperimentazione con le bodycam agganciate alle divise dei controllori, invece, avviata a luglio 2018, è alle battute finali. «Dopo le necessarie verifiche tecniche, siamo pronti a passare alla consegna» spiega De Corato.

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Trenord taglia i vigilantes sui vagoni: «Sono più utili le telecamere»ultima modifica: 2019-03-15T11:00:19+01:00da sagittario290