Giallo Barretta: Lavarra avrebbe ucciso e poi simulato il suicidio. Dubbio premeditazione

Cronaca

01 dicembre 2018

Giallo Barretta: Lavarra avrebbe ucciso e poi simulato il suicidio. Dubbio premeditazione

Emergono i particolari sulla terribile vicenda di Marano Vicentino che, secondo i carabinieri, assume sempre più i contorni di un femminicidio. Fondamentali gli approfondimenti del nucleo investigativo di Vicenza, guidato dal maggiore Giuseppe Bertoli, e i rilievi scientifici dei Ris che avrebbero rilevato elementi inconfutabili ad aggravare la posizione di Angelo Lavarra, accusato ora di omicidio. L’uomo – 42 anni, guardia giurata – è marito di Anna Filomena Barretta, la vittima 42enne, cassiera in un ipermercato e mamma di due figlie. Un dettaglio decisivo ha portato all’arresto dell’uomo, insieme ad altri aspetti che non avevano convinto gli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore Luigi Salvadori, sull’ipotesi di suicidio della prima ora: il corpo della sfortunata donna è stato trascinato nella camera da letto. L’unica “falla” nella versione della guardia giurata più volte proposta di fronte all’incalzare di investigatori e pm.

L’uomo, che aveva fatto il turno di notte, era rientrato due ore prima, verso le cinque, dal lavoro, dicendo ai colleghi di avere mal di testa. Il primo esame del medico legale sul cadavere, rinvenuto nella camera da letto dei coniugi – la cui fase di separazione stava vivendo forse un apparente riavvicinamento – aveva indicato che l’eventualità di un gesto estremo era compatibile con le condizioni del corpo esanime. A uccidere la 42enne originaria della Puglia era stato un colpo partito dalla pistola del marito, una Beretta calibro 9×21, mentre questi riposava in salotto, secondo la sua versione.

Dagli accertamenti successivi, però, sono emersi particolari tecnici importanti: il foro di entrata de proiettile sulla parte sinistra della nuca, la conferma del fatto che a premere il grilletto fosse stata una mano mancina (ma la donna era destrimane) e le successive risultanze dell’autopsia – colpo sparato da circa 30 centimetri – che hanno fatto vacillare la testimonianza di Lavarra, messo alle strette nell’interrogatorio avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì. In cui, dimostrando freddezza e ribadendo la sua versione dei fatti, non ha mai ammesso di aver compiuto di sua mano il delitto. la guardia giurata (lavora alla Civis) nel corso di quella terribile mattinata, aveva chiamato due volte il 118 e infine i carabinieri al 112. Almeno un’ora dopo, si ipotizza, rispetto al colpo mortale esploso dalla sua pistola.

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Giallo Barretta: Lavarra avrebbe ucciso e poi simulato il suicidio. Dubbio premeditazioneultima modifica: 2018-12-02T11:30:42+01:00da sagittario290