Vigilanza, contratto “bidone”. Persino non rispettato da chi lo ha firmato!

Sentenza

15 ottobre 2018

Vigilanza, contratto “bidone”. Persino non rispettato da chi lo ha firmato!

“Come UILTuCS non avevamo sottoscritto il Ccnl Vigilanza Privata nel 2013 per le ragioni ben note ai lavoratori ed alle lavoratrici del settore. Ma ciò che sorprende è che quanto previsto non è stato rispettato nemmeno dai firmatari”.

Dure le parole di Stefano Franzoni della segreteria nazionale UILTuCS, che ha da sempre seguito il settore e tutte le questioni relative al contratto.

“Quell’accordo – spiega – aveva stabilito un aumento salariale pari a 20 euro dal 1 marzo 2016, quale ‘copertura economica a titolo di acconto sui futuri aumenti contrattuali’. Le aziende hanno erogato l’importo nella ‘parte bassa’ del cedolino paga, escludendone così l’incidenza ai fini del calcolo delle maggiorazioni e degli istituti indiretti e differiti”.

Il Tribunale di Milano ha correttamente affermato l’infondatezza di questa interpretazione e condannato un’importante azienda a risarcire i lavoratori.

“Questi comportamenti e l’andamento delle trattative in corso per il rinnovo del Ccnl – conclude Franzoni – dimostrano che non vi è alcuna volontà di rispettare i lavoratori e riconoscere loro condizioni normative ed economiche dignitose. È bene che si prosegua nell’azione vertenziale per riprenderci quanto spetta!”.

Scarica la sentenza del Tribunale di Milano del 20 marzo 2018.

Vigilanza, contratto “bidone”. Persino non rispettato da chi lo ha firmato!ultima modifica: 2018-10-16T11:45:43+02:00da sagittario290