Ivrea. Ladri e intrusi nei centri Scs, guardie armate a rischio

La_Sentinella_del_Canavese

Cronaca

24 agosto 2018

Ivrea. Ladri e intrusi nei centri Scs, guardie armate a rischio

La parola a 57 sindaci che dovranno decidere entro dicembre su aumento Tari. Intanto da lunedì 3 le sei stazioni del Canavese tornano a pieno regime

di Simona Bombonato

IVREA – Ancora allarme sicurezza per intrusioni e furti nelle stazioni di conferimento degli ingombranti del Canavese. Martedì, attorno alle 13.30, due persone, poi fuggite, sono state sorprese a Quassolo mentre tentavano di rubare materiale elettrico dai cassoni. Li hanno visti i due vigilantes in servizio in quel momento, che hanno dato l’allarme. Peggio andò al dipendente Scs di Caluso picchiato a marzo durante una rapina. Gli episodi non si fermano, dunque, (Scs calcola che i conferimenti di ferro siano diminuiti del 50% anche a causa dei furti), ma le guardie giurate (armate) reclutate in tutti e sei i centri dopo quell’aggressione, potrebbero non essere confermati nel 2019.

Il servizio, se confermato, costerà a Scs un extra di 66mila euro l’anno, che andrà poi spalmato sui 57 Comuni aderenti, i quali a loro volta spalmeranno sulla Tari. Significa un aumento annuale di quasi 60 centesimi ad abitante, complessivi 14.400 euro in più per il solo Comune di Ivrea, per esempio, il più popoloso. Il problema si pone nella misura in cui, sul rinnovo del servizio, deciderà allo scadere dell’appalto, a dicembre, l’assemblea dei sindaci chiamati ad approvare il bilancio. Non tutti, infatti, sono d’accordo a chiedere più soldi ai cittadini (o a rischiare di perderne di più con l’evasione). Deciderà il 51% di loro, tenuto conto che ogni Comune pesa per il numero di residenti. E non è scontato che la maggioranza sia favorevole a sobbarcarsi un altro costo, magari sotto elezioni. Scs (Società canavesana servizi) si occupa di raccolta e smaltimento rifiuti in 57 Comuni, per 110mila abitanti. Stazioni di conferimento ne ha a Ivrea, Strambino, Albiano, Caluso, Colleretto Giacosa, Quassolo.

Il servizio di vigilanza era stato introdotto a giugno con appalto semestrale, dopo che a Caluso un operatore venne preso a calci e pugni per aver impedito a un intruso di prelevare una batteria d’auto. La prognosi, per il malcapitato, fu di 90 giorni per la frattura di un femore. All’epoca il direttore Giorgio Bono dichiarò: «Sono anni che si verificano discussioni tra persone che stazionano davanti ai centri di raccolta e i nostri operatori. Sono persone (non si tratta mai di profughi, ndr) che fermano i cittadini, che si recano a conferire ingombranti di vario genere, per farseli consegnare. Se ciò avviene all’esterno e senza violenza, l’azienda non può intervenire, ma una volta conferiti nel centro di raccolta, i rifiuti non possono essere commercializzati».

Oggi, Giuliano Ferdinando, di Scs, aggiunge: «Il continuo verificarsi di episodi di intrusioni fa capire quanto sia importante mantenere il servizio di vigilanza. E non solo per i nostri operatori. I controlli agli ingressi danno una maggiore tranquillità anche agli utenti, il riscontro è positivo». Intanto da lunedì 3 settembre i centri di raccolta torneranno alle aperture prolungate che erano state sospese per compensare i costi delle guardie. Quindi: lunedì, Strambino la mattina (7-11.30), Ivrea il pomeriggio (14-18); martedì Albiano e Caluso, mercoledì Ivrea e Strambino, giovedì Caluso e Colleretto, venerdì Ivrea e Quassolo, sabato tutte e sei le stazioni, ma solo la mattina.

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Ivrea. Ladri e intrusi nei centri Scs, guardie armate a rischioultima modifica: 2018-08-25T10:45:47+02:00da sagittario290