Ritardi, atti vandalici, prezzi aumentati: l’estate difficile delle piscine in città

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Cronaca

01/07/2018

Ritardi, atti vandalici, prezzi aumentati: l’estate difficile delle piscine in città

Alcune non hanno ancora aperto, altre sono bloccate per lavori di manutenzione. Ma chi è partito fa il pienone

Pier Francesco Caracciolo Matteo Roselli

Sono l’alternativa low cost al mare, quelle da prendere d’assalto in giorni come questi, con il termometro che schizza a quota trentacinque gradi. Eppure l’estate delle piscine inizia a singhiozzo, tra chiusure e qualche aumento.

L’offerta

Le strutture presenti sul territorio si sono attrezzate per offrire servizi flessibili agli utenti. Ad esempio la Trecate, oltre alle semplici vasche per farsi una nuotata, offre scivoli e dei trampolini per aumentare il divertimento e la sfida. Flessibilità anche sugli orari e sulle attività. La Massari ha pensato a chi vuole farsi un bagno serale nel weekend: per tutta l’estate l’impianto rimarrà aperto anche di domenica sera. Anche la piscina Lido offrirà delle aperture serali, a partire dal 6 luglio per cinque venerdì di fila, ma a differenza della Massari l’impianto offrirà anche spettacoli teatrali, balli e concerti rigorosamente gratuiti. Fin qui tutto bene. Ma dietro l’angolo ci sono brutte sorprese.

I ritardi

È estate da dieci giorni, ma alcune piscine rimangono ancora chiuse. È il caso della Colletta, che probabilmente aprirà soltanto domani, in grande ritardo rispetto alla media cittadina. Il problema nasce dalla manutenzione delle vasche, che doveva concludersi nelle scorse settimane, ma le piogge hanno finito per rallentare il cantiere. Situazione simile per la Lombardia, che è l’unica piscina all’aperto della circoscrizione 5, ma poco frequentata, perché in meno di un anno ha dovuto affrontare due chiusure forzate, tra problemi strutturali e manutenzione. Lo scorso autunno era rimasta chiusa da ottobre a dicembre a causa di un guasto all’impianto di termoventilazione, mentre ora l’inaccessibilità della piscina è legata ad alcuni interventi di manutenzione straordinaria, che salvo sorprese dovrebbero concludersi entro martedì prossimo. I residenti sono stufi: «Ci piacerebbe andare alla Lombardia, che con la bella stagione è l’unica piscina all’aperto – spiega Cinzie Re David, che ha due bambini- ma ne ha sempre una e di conseguenza preferiamo passare il fine settimana alla Massari». C’è chi dovrà accontentarsi delle vasche al chiuso per tutta l’estate, come i frequentatori della Sempione. La causa è legata a problemi strutturali irrisolvibili, perché i costi sono troppo alti. Per i residenti di San Salvario invece, le nuotate e gli schizzi d’acqua sono soltanto un bel ricordo. La Parri è chiusa dal 2016 per infiltrazioni alla vasca e anche per quest’estate gli utenti rimarranno “all’asciutto”: per la riapertura bisognerà aspettare l’inizio del prossimo anno.

Il rincaro dei prezzi

C’è poi la questione dei costi. Quest’anno con l’adeguamento Istat, tutte le piscine hanno subito un aumento di dieci centesimi sul prezzo di entrata. Alla Lido, una delle più apprezzate piscine pubbliche della città, l’estate si apre con un’incognita. È legata alla presenza intorno alla struttura in via Villa Glori delle strisce blu, introdotte da novembre in tutto il Pilonetto. La sosta a pagamento, si stima all’interno della piscina, in questi primi giorni d’estate ha ridotto del 20% il numero di utenti rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Alla Trecate, che offre agli utenti qualcosa in più con scivoli e trampolini, in tanti si stanno lamentando dei prezzi dei biglietti: un ingresso dal lunedì al venerdì costa 12,20 euro, nei weekend 14,20.

Il vandalismo

Ci sono poi i danneggiamenti a opera di vandali. Una triste realtà, comune per diversi impianti, dove gli episodi si sono susseguiti come se fossero la regola. Tra i più eclatanti quello della Colletta, dove la frequenza è diventata così alta da portare all’arrivo degli “Ecomori”, i richiedenti asilo che hanno presidiato l’impianto (domani finiranno il servizio), ai pattugliamenti della municipale di giorno e alla vigilanza privata di notte, confermata anche per la stagione dell’impianto all’aperto. Una soluzione già individuata un anno fa per la piscina Lombardia, e che almeno in quel caso ha funzionato: i danneggiamenti sono scomparsi. A finire nel mirino dei vandali è stata anche la Cecchi, l’ultima volta lo scorso maggio, quando ignoti hanno fatto un raid di devastazioni e furti, costringendo l’impianto a fermarsi per qualche giorno. Una situazione che rimane un’incognita, in vista della chiusura estiva che scatterà il prossimo sabato fino a settembre. Tra chi rovina la permanenza agli altri non ci sono solo i vandali ma anche i bulli, che spadroneggiano in diversi impianti. Un problema che in certi casi è stato risolto alla radice. Come nella piscina Uisp di via Massari, dove gli istruttori sono anche educatori, preparati prevenire quegli episodi in cui il branco si scatena.

ha collaborato Bernardo Basilici Menini

http://www.lastampa.it/2018/07/01/cronaca/ritardi-atti-vandalici-prezzi-aumentati-lestate-difficile-delle-piscine-in-citt-Y0o44Xl149JkDEPp1O1EAI/pagina.html

Ritardi, atti vandalici, prezzi aumentati: l’estate difficile delle piscine in cittàultima modifica: 2018-07-02T10:45:32+02:00da sagittario290