Grave crisi nella vigilanza privata. Dure accuse del Sinal

Marigliano.net

Cronaca

20 giu 2018 , ore 23:14

Grave crisi nella vigilanza privata. Dure accuse del Sinal

Anita Capasso

Grave crisi nel settore della vigilanza privata. Si perdono posti di lavoro. La precarietà sta diventando una costante in questo settore. A lanciare l’allarme è l’associazione nazionale guardie particolari giurate (ANGG) col vice presidente Cuccurullo Giuseppe ed il Sindacato (Si .N .A.L .V) Sindacato nazionale lavoratori vigilanza.

Denunciano che ” in questo periodo di discussione sul rinnovo del contratto nazionale i “padroni” degli istituti di vigilanza privata stanno dando il meglio”. Cuccurullo lancia un appello all’ ANAC, alla Prefettura e alla Questura affinché tutelino i lavoratori salvaguardando i quadri occupazionali.

Ne ha per tutti il Sinalv:
“La Cosmopol riesce ad ottenere da parte delle sigle sindacali (CGIL – CISL – UGL) un accordo imbarazzante. Il patron Matarazzo supera il collega Recano della Civin, riuscendo a portare l’orario di lavoro a 48 ore (ordinarie) settimanali, ma cosa più grave, riesce ad ottenere il permesso alle assunzioni del 50% di guardie con contratto part time in sostituzione delle guardie a tempo indeterminato per lo straordinario (mal pagato).
La Security Service non sta a guardare, infatti dichiare di essere in uno stato di crisi e per questo motivo effettua solo la metà del pagamento dello stipendio di maggio, in attesa di raggiungere il tanto desiderato accordo “Cosmopol”.
Il Notturno non pagherà la 14° mensilità.
La Sipro in Amministrazione straordinaria non ha ancora effettuato il pagamento dello stipendio di Maggio.
L’Union Security ha serie difficoltà nell’arrivare sana e salva a fine anno.
La Leonessa scompare.
La Vigilante scompare.
La Civin ha ottenuto l’applicazione del “contratto” CISAL (8 ore ordinarie – non paga i primi 3 giorni di malattia – usa il sistema 6+2)”.

Lancia dure accuse il Sinalv. “Il mondo della vigilanza sta per diventare un monopolio diviso in tre (nord – centro – sud) con un contratto scritto dai “padroni” con l’intenzione di umiliare migliaia di famiglie che da anni stanno pagando la crisi, mentre chi sfrutta i lavoratori viene descritto come l’eccellenza dell’impresa italiana. Vergogna”.

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