Attualità
5 maggio 2018
Avanti! La Vigilanza Privata serve, e la Reggia di Caserta ne è la prova
di Giovanni Luberto
CASERTA – Se da un lato la Capitale stamani ha visto una maxi rivolta delle Guardie Particolari Giurate in vista della nuova sottoscrizione etichettata come “truffaldina” del nuovo CCNL sempre più schiavizzante e che dovrebbe essere a tutela di chi svolge un mestiere così particolarmente rischioso e rispettabile, lo stesso che fino a pochi anni fa avrebbe portato serenamente in pensione centinaia di famiglie e avrebbe collaborato nella garanzia della pubblica sicurezza in concomitanza alle Forze dell’Ordine, dall’altro lato del capoluogo campano anche stamani si è proceduto alla solita routine quasi disinteressata verso la ‘cosa pubblica’, alla faccia delle sei denunce per assenteismo nei confronti dei dipendenti addetti alla vigilanza nella Reggia Vanvitelliana. Nulla sembrerebbe esser cambiato al seguito. Solita turnistica nelle aree giornalmente programmate più o meno degne di particolare attenzione. In tutto sono come al solito disposte le circa quaranta guardie per tutto l’intero complesso. Le guardiole sono presenti solo all’entrata del sito, e ad ogni ingresso in sala una sola persona a svolgere l’attività di due. Eppure in un’ultima dichiarazione l’attuale Dirigente Mauro Felicori avrebbe rassicurato cittadini e turisti sull’arrivo di ulteriori provvedimenti volti a colmare quella “security” lacunosa specie in un clima così teso per gli agguati terroristici sempre dietro l’angolo. A questo punto la domanda sorgerebbe spontanea: perché non dare lavoro a chi questa mattina si trovava a Roma per protestare in vista di imminenti licenziamenti? Non è da escludere che la risposta al quesito possa arrivare direttamente dal Quirinale tra qualche prossima elezione.
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