Roma, guardia giurata uccide rapinatore: a processo per omicidio volontario

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Cronaca

02 marzo 2018

Roma, guardia giurata uccide rapinatore: a processo per omicidio volontario

I fatti risalgono al 2014, l’uomo era in servizio alla filiale del Monte dei Paschi di Siena di Ostia

di FRANCESCO SALVATORE

Ha sparato a un rapinatore che si stava dando alla fuga dopo aver messo a segno un colpo all’interno di una filiale del Monte dei Paschi di Siena di Ostia. È stato rinviato a giudizio per omicidio volontario e dovrà affrontare un processo in corte d’Assise la guardia giurata Stefano Salmoni, 40 anni. A deciderlo il gup Alessandra Boffi, che ha respinto la richiesta di proscioglimento avanzata dalla procura, che invece sosteneva per l’imputato la legittima difesa. Vittima è il rapinatore Gianluca Ignozzi, 35 anni, la cui famiglia è assistita dall’avvocato Antonino Lastoria.

Il fatto risale al 2014. Quattro anni in cui il fascicolo ai danni di Salmoni ha avuto un percorso tortuoso. Nei confronti del vigilantes in un primo momento i pm Laura Condemi ed Edmondo De Gregorio avevano chiesto l’archiviazione. Il gup Francesco Patrone, però, l’aveva rigettata disponendo l’imputazione coatta per la guardia giurata. Ieri la nuova udienza preliminare e la richiesta di non luogo a procedere da parte della procura, a cui però il gup Boffi ha risposto con un rinvio a giudizio nei confronti di Salmoni per omicidio volontario.

La rapina. La mattina del 14 maggio del 2014 Ignozzi, il malvivente che ha perso la vita, si è introdotto nella filiale della banca, in via Alessandro Piola Caselli, insieme a due complici. Mentre uno dei tre rapinatori teneva chiuso nel gabbiotto Salmoni, puntandogli l’arma contro, un altro ha scavalcato il bancone e ha prelevato 14 mila euro. Poi uno dietro l’altro sono usciti di corsa dall’istituto bancario, dirigendosi verso i motorini che avevano parcheggiato all’esterno.

È in questo momento che la guardia giurata ha sparato. Stando al decreto di imputazione coatta disposto dal gup Patrone, il vigilantes è uscito dopo quattro secondi dalla banca e per qualche istante è rimasto fermo. Poi ha imposto verbalmente l’alt ai malviventi e quindi ha iniziato a sparare ad altezza uomo. A ritrarlo anche un filmato della telecamera a circuito chiuso esterna alla filiale. Stando al giudice, quindi, non si può applicare, “sin dalla fase delle indagini preliminari”, la scriminante della legittima difesa: “Viene meno la sussistenza oggettiva della necessità da parte del Salmoni di difendere la propria incolumità contro il pericolo attuale di un’offesa ingiusta, dal momento che Igliozzi non aveva cercato di sparare subito nei confronti del vigilantes e si era dato alla fuga, solo nel corso della quale aveva forse provato a rispondere al fuoco”. Ora sarà una giuria popolare a stabilire se il vigilantes è colpevole.

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Roma, guardia giurata uccide rapinatore: a processo per omicidio volontarioultima modifica: 2018-03-03T11:30:06+01:00da sagittario290