Vigilanza negli ospedali, via libera del Tar al mega-appalto

Palermo.Repubblica

Cronaca

28 novembre 2017

Vigilanza negli ospedali, via libera del Tar al mega-appalto

Il colosso Ksm, escluso da 5 lotti su 6, aveva fatto ricorso contro la maxi-gara da 42 milioni bandita dalla Consip siciliana. In corsa altre sei società

di GIUSI SPICA

Via libera del Tar alla maxi gara da 42 milioni di euro per assegnare il servizio di vigilanza privata in tutti gli ospedali siciliani, bandita dalla centrale unica di committenza della Regione. A fare ricorso è stato ill colosso del settore Ksm, che aveva chiesto l’annullamento del provvedimento di esclusione dal bando perché non era riuscita a caricare la propria offerta sulla piattaforma informatica. La società di vigilanza privata, che fino a oggi ha gestito il servizio in almeno un terzo delle strutture sanitarie (compresa Villa Sofia Cervello a Palermo) sarà ammessa con riserva solo a uno dei tre lotti per i quali avrebbe voluto presentare un’offerta, in attesa della pronuincia di merito fissata l’8 marzo prossimo. Un via libera che vale tanto per la Consip siciliana, la creatura nata un anno e mezzo fa in seno al dipartimento all’Economia per gestire tutti gli appalti pubblici regionali e a più riprese stoppata dai giudici: a ottobre furono bocciate quattro gare per un valore di oltre 500 milioni di euro. Una nuova grana per la Ksm, che già a marzo scorso avviò il licenziamento di 450 vigilantes siciliani per la perdita di numerose commesse.

L’ordinanza della prima sezione del Tar, presieduta da Calogero Ferlisi e depositata oggi, ha accolto solo in parte i rilievi mossi da Ksm, che lamentava il malfunzionamento della piattaforma informatica per caricare le offerte. Malfunzionamento che – secondo Ksm – era alla base della mancata presentazione della domanda di partecipazione. Ecco perché l’azienda di vigilanza ha fatto ricorso. I giudici hanno negato la sospensiva, ma hanno ordinato alla centrale regionale di riammettere Ksm con riserva, in attesa del giudizio di merito, e solo per il lotto uno (che prevede la vigilanza nelle aziende ospedaliere di Palermo), l’unico per il quale Ksm era riuscita a caricare online la documentazione, nonostante non abbia completato la procedura. Nulla da fare almeno per il momento per i lotti 3 (Messina) e 5 (Trapani e Agrigento): i giudici decideranno l’8 marzo prossimo. Ma nel frattempo la centrale unica conta di aver già aggiudicato la gara.

Una torta che si spartiranno le altre sei aziende che hanno presentato correttamente le offerte. La gara per l’appalto quinquennale di vigilanza è articolata in sei lotti. Il primo, da 6 milioni 652 mila euro a base d’asta, riguarda gli ospedali di Palermo, tranne l’Asp (che ha aggiudicato il servizio a Mondialpol nel 2016). Il secondo lotto da 17 milioni 200 mila euro prevede il servizio nelle strutture di Catania. Il terzo per gli ospedali della provincia di Messina vale 6 milioni e mezzo. Il quarto lotto per Ragusa e Siracusa 6 milioni e 900. Il quinto comprende Agrigento e Trapani e ammonta a 2,4 milioni. Infine c’è il lotto di Caltanissetta da 2,9 milioni. Importi stabiliti in base ai fabbisogni comunicati dalle stesse aziende sanitarie e ospedaliere. In lizza ci sono le società Metronotte d’Italia, l’associazione temporanea d’imprese composta da Sicurservice Sicilia e Kgbi Security, Mondialpol, Security Service srl, Istituto di vigilanza La Guardia e un’altra cordata formata da Metronotte Sicilia, Sicilia Police e Ancr. Secondo una sommaria stima di Consip, la maxi-gara porterà a un risparmio fino al 30 per cento per le casse regionali. La gara prevede comunque che una stessa azienda possa aggiudicarsi al massimo due lotti.

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