Cronaca
16 ottobre 2017
Truffe, una delle vittime: “Vivo minacciato”.
Centinaia le persone raggirate in tutta Italia dalla banda sgominata dai carabinieri di Reggio Emilia. La testimonianza: “Mi hanno usato per un finto concerto di beneficenza di Gigi Finizio”
Giulia Gualtieri
REGGIO EMILIA – “Io sono tutt’ora minacciato, perchè questa gente vuole i soldi”. Giovanni Angelone è una guardia giurata, lavora in diversi luoghi della città, tra cui anche l’ospedale di Reggio. Qui è stato avvicinato da Franca Ceglia, che gli ha chiesto di aiutarlo a vendere i biglietti per un concerto di beneficenza a sostegno dei malati di cancro. Giovanni ha accettato, pensando di fare qualcosa di buono per la comunità. “Raccoglievo i soldi e li davo a lei, mi aveva anche mostrato un bonifico di 15 mila euro che avrebbe fatto all’artista per l’esibizione”.
Aveva venduto proprio in ospedale, ma anche on-line, circa 50 biglietti per un fantomatico concerto al PalaBigi del cantante napoletano Gigi Finizio. Da 27 a 33 euro il costo. Altri biglietti erano stati venduti dalla stessa donna, che si è scoperto essere a capo del sodalizio criminale: per un incasso di circa 4 mila euro. Ma in breve tempo la guardia giurata si è accorta di essere stata truffata.
“Il concerto non c’è mai stato. Logicamente chi ha acquistato il biglietto ha provato a rifarsi su di me. Avevo anche investito in spot e locandine”.
La gente che aveva pagato il biglietto a Giovanni Angelone è la stessa che ora lo minaccia per riavere indietro i soldi. Ma quel denaro è finito, secondo gli inquirenti, nelle tasche della signora della truffa.