Eventi “blindati” e restrizioni ferree, ma a Friuli Doc il calice resta di vetro 

MessageroVeneto

Cronaca

10 luglio 2017

Eventi “blindati” e restrizioni ferree, ma a Friuli Doc il calice resta di vetro 

Udine, lettere di questore e prefetto ai sindaci sulle nuove misure. Prima riunione in vista della manifestazione enogastronomica

di Christian Seu

UDINE. Responsabilizzare gli organizzatori, assicurare vie di fuga, evitare il sovraffollamento e garantire la tempestività dell’assistenza sanitaria.

E ancora: stop ai bicchieri di vetro (con poche, circoscritte eccezioni), previsione di servizi di security privata, restrizioni per la somministrazione di alcolici. I sindaci dei 135 Comuni della provincia di Udine hanno ricevuto nelle scorse settimane due documenti, inviati dal prefetto Vittorio Zappalorto e dal questore Claudio Cracovia.

Contengono le indicazioni per l’applicazione delle linee guida sulla sicurezza contenuti nella cosiddetta “circolare Gabrielli”, firmata dal capo della polizia dopo l’episodio di piazza San Carlo a Torino e dopo gli attentati di Manchester e Londra.

Norme che saranno alla base – e sono già state “testate” per la Notte bianca a Udine e per il concerto di Tiziano Ferro a Lignano – del piano sicurezza di Friuli Doc, in programma nel capoluogo a settembre.

Nei giorni scorsi c’è stata una riunione “informale” per definire i primi dettagli organizzativi: «Si è trattato di un incontro preliminare, servito a confrontarci sul tema della sicurezza della manifestazione», spiega l’assessore comunale al Turismo, Alessandro Venanzi.

«Stiamo cercando di coniugare le caratteristiche proprie dell’iniziativa con i dettami previsti dalla Gabrielli. Diciamo che non ci saranno stravolgimenti, considerata la piattaforma dalla quale partiamo», si limita ad aggiungere l’esponente della giunta Honsell.

A breve il Comune incontrerà i rappresentanti degli operatori che saranno schierati in centro città, per definire chiaramente le modalità di applicazione di alcune delle direttive della circolare del questore.

Calici e boccali

Una delle restrizioni riguarda bottiglie e bicchieri in vetro. Impossibile, data la natura della manifestazione, imporre il divieto di utilizzo. Si opterà per un compromesso, verosimilmente. Ovvero: sì ai calici e alle bottiglie per il vino, a patto che vengano utilizzati nei pressi del luogo d’acquisto. E porte chiuse, invece, per bottiglie e bicchieri di birra in vetro, con rarissime eccezioni.

Le linee guida

Gli indirizzi contenuti nella circolare della Questura di Udine ricalcano, applicandole alla realtà friulana, le misure previste dalla circolare emanata a livello nazionale.

«Nel caso in cui gli organizzatori fossero impossibilitati a osservare e far osservare le prescrizioni, si potrà arrivare al divieto di svolgimento della manifestazione», spiegano da viale Venezia.

Si parte dalla capienza: sarà necessario limitare il numero di partecipanti in ragione della possibilità di garantire soccorsi e regolare afflusso e deflusso dell’iniziativa. Inoltre, i promotori dovranno dotarsi di sistemi di conteggio delle persone.

C’è poi il tema dell’assistenza sanitaria: le aree di svolgimento delle manifestazioni dovranno essere suddivise in settori, ciascuno con vie di fuga e di accesso per mezzi e soccorritori.

E ancora: dovranno essere previsti efficaci strumenti di diffusione di messaggi che informino i partecipanti sui comportamenti da tenere. Comunicazioni video e audio per concerti, ad esempio, ma pure cartellonistica e informazione preventiva attraverso social network e media, nel caso di altre manifestazioni.

La Questura conferma poi le restrizioni sull’utilizzo dei contenitori in vetro: saranno consentiti, con opportune limitazioni, per le rassegne enogastronomiche, mentre potranno essere vietate in altre iniziative. Analisi caso per caso anche per la somministrazione di bevande alcoliche.

Il ruolo degli organizzatori

«Chi organizza le manifestazioni non può semplicemente sentirsi in obbligo di osservare delle limitazioni: deve diventare attore della sicurezza», indicano dalla Questura.

Anche per questo a coadiuvare le forze dell’ordine nei controlli sono sempre più spesso steward e addetti di istituti di vigilanza privata. Fondamentale, per le manifestazioni di piazza, anche il ruolo degli esercenti, chiamati a collaborare per la pulizia.

http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2017/07/10/news/eventi-blindati-ma-a-friuli-doc-il-calice-resta-di-vetro-1.15597261

Eventi “blindati” e restrizioni ferree, ma a Friuli Doc il calice resta di vetro ultima modifica: 2017-07-11T11:00:09+02:00da sagittario290