Rapina al portavalori di Agno, parla l’accusa

Cronaca

03 maggio 2017 16:23

Rapina al portavalori di Agno, parla l’accusa

È iniziato stamane alle Assise criminali di Lugano il dibattimento per i 3 italiani e un loro complice – Chiesti fra i 3 e i 4 anni di carcere per gli autori

LUGANO – “La loro colpa è grave, hanno agito da professionisti e a scopo di lucro, lasciando poco o nulla al caso. Nonostante la loro età non si sono trattenuti e, anzi, erano pronti a compiere un altro colpo il mese successivo”. La procuratrice pubblica Pamela Pedretti ha chiesto dai 4 ai 3 anni di carcere per i tre cittadini italiani – di 58, 63 e 73 anni – che il 30 marzo 2016 misero a segno una rapina a un portavalori ad Agno con l’aiuto di altri due uomini (tutt’ora a piede libero), conseguendo un bottino di 160.000 franchi. A giudizio alle Assise criminali di Lugano c’è anche un 52.enne, implicato secondo l’accusa nella preparazione di una nuova rapina: per lui la magistratura ha proposto una pena detentiva di 18 mesi, interamente da espiare.

Il processo a carico del quartetto – difeso dagli avvocati Roberto Rulli, Andrea Sanna, Didier Lelais e Marco Masoni – è iniziato stamattina e terminerà presumibilmente venerdì. La Corte è presieduta dal giudice Marco Villa, affiancato dai giudici a latere Fabrizio Filippo Monaci e Manuela Frequin Taminelli.

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