Cronaca
26 aprile 2017
Discoteche versiliesi senza vigilanti, scoppia il caos movida
Schiamazzi notturni davanti ad alcuni locali notturni sul lungomare. Mallegni: «Prima di intervenire attendiamo il decreto sicurezza»
di Luca Basile
PIETRASANTA. Grida, ebbrezza alcolica, decibel che impazzano dentro e fuori dai locali fino alle 4 e mezzo del mattino. E un servizio di vigilanza privata, sull’abitato, che non c’è più.Benvenuti a Focette dove la movida del fine-settimana, stando ad albergatori e residenti, è ormai fuori controllo da qualche tempo.
«C’è un problema: l’assembramento davanti a La Bussola. Non va bene. Con quei pochi strumenti che ci metterà a disposizione il decreto sicurezza, agiremo. La questione è attenzionata, Intanto prendo atto che le discoteche, venendo meno ad impegni presi in precedenza, hanno smesso di pagare la vigilanza privata notturna», rimarca il sindaco Massimo Mallegni. Mentre il presidente della Pro Focette, Massimiliano Simoni, fa una sorta di appello a Gherardo Guidi, storico patron della stessa Bussola.
«Guidi ha fatto e continua a fare la storia della Versilia: alla luce di tutto questo, e lo dico senza polemica, visto che è persona che stimo, lo invito a rivedere la filosofia del suo locale dove si entra gratis e dove ancora a 10, 12 euro si beve e si trova un posto a sedere. Da qui una situazione di ressa e di utenza prettamente giovanile che ha ben poco a che vedere con il turismo di Focette. Troviamo poi veramente grave — aggiunge Simoni — il venire meno del pagamento della vigilanza notturna da parte delle discoteche: la nostra associazione ha mantenuto sempre gli impegni, liquidando la sua quota. Non è così per qualche discoteca, non tutte sia chiaro, che motivando la scelta con problemi economici conseguenti alla crisi, alla fine si è tirata indietro. È il momento di trovare soluzioni per non ritrovarci, come accaduto nell’ultimo fine-settimana, con una sola guardia notturna, anziché le solite quattro ai varchi o ancora all’interno di Focette. Impossibile così arginare il post discoteca fra ubriachi, schiamazzi, sporcizia, confusione e musica. Ognuno ha il diritto di lavorare così come le persone di divertirsi e fare vacanza, ma sempre nel rispetto delle regole e della convivenza comune. Altrimenti, saranno le Istituzioni e le Forze dell’ordine ad intervenire».
Preoccupati alcuni albergatori di zona: «Ma perché il Comune consente la musica nelle discoteche fino alle 4 e mezzo del mattino? Come fanno i nostri clienti a riposare? Senza dimenticare il caos all’uscita, la ressa al baracchino che vende bevande e panini fino all’alba, le auto che sgommano sotto le abitazioni, la sporcizia, la maleducazione dilagante, le risse. Ci sono locali che rispettano il decoro ed investono sulla vigilanza, altri se ne disinteressano. Fra poco inizierà la stagione estiva: chi di dovere intervenga, prima che sia troppo tardi per rimediare a questo caos che rischia di mandare al macero il nostro turismo».