Cronaca
15 marzo 2017
Trani, su WhatsApp le foto delle guardie giurate con le salme all’obitorio: aperta l’inchiesta
L’esposto in Procura cita anche i vertici aziendali inseriti nella chat, che non hanno postato “commenti di disapprovazione di tali gesti o adottato provvedimenti mirati a punire o impedire il ripetersi di tali azioni”
di GIOVANNI DI BENEDETTO
TRANI – Un esposto anonimo indirizzato al capo della Procura di Trani perché la magistratura valuti eventuali responsabilità penali a carico di alcuni soggetti. I nomi sono quelli dei vertici aziendali e di numerosi dipendenti di un istituto di vigilanza metronotte di Ruvo di Puglia, gli stessi che avrebbero fatto parte di una chat su WhatsApp nella quale, fra le altre, ci sono anche le foto di alcune guardie giurate che, secondo quanto si legge, si sarebbero introdotte clandestinamente all’interno dell’obitorio del cimitero facendosi ritrarre in posa con alcuni defunti che “stazionavano la notte prima del rito funebre”.
Gli accessi, secondo la circostanziata denuncia, sarebbero avvenuti a fine agosto dello scorso anno e all’inizio di gennaio. Nell’esposto è scritto che tra le mansioni dei vigilanti non è compreso il controllo dell’obitorio, che deve essere chiuso durante la notte: motivo per il quale gli accessi “avvenivano sicuramente in maniera abusiva”. Chi ha denunciato, pare si tratti di un dipendente dell’istituto di vigilanza, trova “sconcertante” che da parte dei vertici aziendali inseriti nella chat “non siano mai stati inseriti commenti di disapprovazione di tali gesti o adottato provvedimenti mirati a punire o impedire il ripetersi di tali azioni ripugnanti”.
Anzi, nel gruppo – si legge ancora nella denuncia – si suscitava il “macabro divertimento dei partecipanti che si concretizzava con commenti di ilarità”. La Procura di Trani ha aperto un’inchiesta: il fascicolo è a carico di ignoti, ma presto potrebbe contenere i nomi dei primi indagati.
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