Bus nel mirino di vandali e cecchini

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Cronaca

7 marzo 2017 | 07:24

ALLARME

Bus nel mirino di vandali e cecchini Ma ora guardie e cabine blindate

Aggressioni senza controllo, l’ultimo episodio a Fidene con il bus crivellato di colpi sparati da un balcone. L’azienda potrebbe correre ai ripari entro breve per «dare sicurezza a chi lavora a bordo». Allo studio più telecamere interne e pulsanti d’allerta

di Rinaldo Frignani

I cecchini a Fidene, i baby vandali a Tor Bella Monaca, i teppisti a Corcolle. Ma c’è anche chi ha sparato proiettili veri contro un treno della Giardinetti-Termini, chi ha dirottato il bus minacciando l’autista con il coltello alla gola per fargli cambiare percorso e portarlo a casa, chi lo ha picchiato semplicemente per una precedenza non data. Mezzi pubblici nel mirino. Ogni giorno, ogni notte. L’allarme non si attenua. Anzi, dopo i fatti all’alba di domenica in via Radicofani – con il parabrezza del 336 colpito più volte da una raffica di pallini d’acciaio sparati, a detta dell’autista, con un fucile softair con mirino telescopico e puntatore laser -, il «clima di guerra» denunciato proprio dal conducente sotto choc comincia a diventare insopportabile per chi quotidianamente si ritrova a fare i conti con aggressioni e comportamenti violenti. Quando non sono anche folli.

Per questo l’azienda, con il nuovo management, sta prendendo in considerazione un aumento dei livelli di sicurezza a bordo delle vetture «per dare sicurezza a chi lavora in ogni circostanza», viene spiegato dall’Atac. Potrebbe essere quindi vicino il momento dell’installazione delle vetrate antisfondamento per blindare la cabina di guida degli autobus, insieme con quella delle telecamere di videosorveglianza interna e l’adozione in forma massiccia dei pulsanti d’emergenza per consentire al conducente con un semplice gesto di dare l’allarme alla sala operativa aziendale che poi comunicherà alle forze dell’ordine la posizione del veicolo, grazie al sistema gps montato a bordo. Dispositivi di questo genere sono già operativi da tempo.

Come ultima analisi, anche per i costi che sarebbero molto alti, potrebbe anche essere decisa la presenza fissa di una o due guardie giurate, una sperimentazione come quella fatta a Palermo l’estate scorsa per fermare l’escalation di violenza a personale di bordo e passeggeri. «Il problema non è tanto in centro, quanto in periferia, quando fa buio: lì siamo davvero scoperti, se succede qualcosa non possiamo nemmeno fermarci. Dobbiamo solo sperare con la vettura non si fermi», raccontano a un capolinea del centro.

D’altra parte prendere di mira un autobus, o un treno locale, sembra essere diventata una specie di gara d’abilità. Basti ricordare quello che solo nell’autunno scorso hanno fatto a Tor Bella Monaca due bande di ragazzini fra gli 8 e gli 11 anni che a più riprese, nel tardo pomeriggio, presero di mira le vetture delle linee 20 e 63 con decine di biglie di vetro lanciate con le fionde. Bilancio: cinque mezzi danneggiati, vetri in frantumi, carrozzerie ammaccate, fra viale dell’Archeologia e via Santa Rita da Cascia. Anche in quel caso gli autisti si guardarono bene dal fermarsi, non sapendo chi e cosa li avesse colpiti. Ma se biglie e sassi compaiono purtroppo di frequente negli assalti ai mezzi pubblici, è dal 2016 che le armi da fuoco sono comparse in maniera prepotente. Ne sa qualcosa, ad esempio, l’autista dello 042 che si accorse di essere stato bersagliato con una pistola dopo aver scoperto la presenza di due fori di proiettile sul montante di una delle porte automatiche. Fino a poco prima il bus aveva percorso la tratta Castel Verde-Corcolle, già coinvolta anni fa nelle rivolte contro i rifugiati di alcuni centri d’accoglienza accusati di aver aggredito un paio di conducenti, fra cui una donna. Ogni anno sono una sessantina i dipendenti Atac vittime di violenza durante il servizio. Violenze di ogni genere, dalle botte del passeggero arrabbiato per un ritardo al rapinatore che deruba l’autista. Ma sempre più spesso, da qualche mese, il pericolo arriva dall’esterno degli autobus e dei treni. E questo fa molto più paura.

http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/17_marzo_06/bus-mirino-ora-guardie-cabine-blindate-e20e78f0-02a1-11e7-b9cd-27dc874c2067.shtml?refresh_ce-cp#

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