Cronaca
11 febbraio 2017
Udine, urla davanti al supermercato: “Ti aspetto fuori col machete”
Così un mendicante, che infastidiva i clienti del market, minaccia la guardia giurata che lo sta allontanando. Denunciato
di Anna Rosso
UDINE. «Io mi guadagno da vivere così. E se tu chiami la polizia, io ti aspetto fuori col machete».
Con queste parole, l’altro pomeriggio, un mendicante che si trovava nelle vicinanze del supermercato Lidl di viale Tricesimo ha minacciato una guardia giurata. E quest’ultima, per la seconda volta in un giorno, si è vista costretta a chiedere l’intervento di una pattuglia delle forze dell’ordine.
Una Volante della questura, infatti, era già passata al mattino, nello stesso punto vendita, sempre perché l’uomo che chiedeva l’elemosina, un nigeriano di 29 anni che risiede a Udine, infastidiva la clientela.
Gli agenti, dopo aver raggiunto il Lidl, poco dopo le 17, hanno raccolto le testimonianze dei presenti e hanno effettuato alcuni accertamenti sul conto del giovane.
Secondo quanto è emerso dalle verifiche della polizia, il nigeriano – che parla bene l’italiano – si trova in Italia da circa cinque anni ed ha un permesso di soggiorno. Al termine dei controlli il ragazzo è stato denunciato a piede libero per l’ipotesi di minacce.
Su tutto il territorio del Comune di Udine, dallo scorso novembre, è vietato l’accattonaggio molesto ovvero la richiesta di denaro con «modalità insistenti o petulanti o minacciose».
In base al nuovo regolamento di polizia locale, infatti, non si può chiedere l’elemosina agli incroci, nei parcheggi, davanti a monumenti, alla stazione ferroviaria, all’ospedale e alle strutture sociosanitarie, ma nemmeno in cimiteri, mercati e se si rischia di interferire con attività commerciali e pubblici esercizi. Inoltre, è vietato chiedere l’elemosina «con minori di diciotto anni o con sfruttamento di animali». Le sanzioni vanno da 50 a 300 euro.
Circa un mese e mezzo fa, a fine dicembre, la polizia municipale di Udine aveva staccato la prima multa per accattonaggio molesto (sanzione cento euro) a un nigeriano che, con il suo comportamento, aveva finito per interferire con l’attività di un negozio di viale Da Vinci.
«In quel caso – ha spiegato l’assessore Alessandro Venanzi – eravamo intervenuti perché il problema si era verificato sulla pubblica via. Mentre per quanto riguarda le aree private, come sono i parcheggi dei supermercati, sta alla proprietà intervenire».