Cronaca
22 gennaio 2017
NEL FOGGIANO
Presa la banda che assaltava portavalori. La stessa del colpo in A27?
Nel Foggiano sette uomini in manette, spuntano armi, chiodi a tre punte, auto potenti: preparavano un colpo simile a quello fatto a Treviso in ottobre
di Marco Filippi
Stavano progettando l’assalto a un furgone portavalori sull’autostrada Adriatica A14 tra Bari e Foggia. Avevano camion e auto rubati, armi, munizioni, passamontagna, bande chiodate e chiodi a tre punte per tagliare le gomme delle pattuglie delle forze dell’ordine. Erano pronti ad entrare in azione, ma a poche ore dal colpo, tre notti fa, la polizia foggiana li ha arrestati. Sette persone, tutte pugliesi, componenti di un gruppo paramilitare specializzato in assalti ai blindati, sono finite in manette alla vigilia di un attacco ad un portavalori nel Foggiano, dopo una lunga indagine che parte da un altro colpo, avvenuto nell’ottobre scorso, che fruttò un milione e mezzo di euro, ad un furgone a Bollate, in provincia di Milano.
Un colpo fotocopia a quello, compiuto pochi giorni dopo, il 18 ottobre scorso, tra i caselli autostradali di Treviso sud e Treviso nord dell’A27, dove, una decina di uomini armati di mitra, a bordo di tre mezzi di grossa cilindrata assaltarono un blindato della Civis che trasportava valori per 4 milioni e 200.000 euro. Per il momento, ai sette pugliesi arrestati, tutti residenti tra Cerignola, Manfredonia e San Ferdinando di Puglia, le contestazioni riguardano soltanto il colpo andato a monte nel Foggiano ma non si esclude che possano esservi collegamenti con l’assalto avvenuto tre mesi fa in provincia di Treviso. Gli investigatori sono già al lavoro.
All’indomani dell’assalto in A27 era apparso subito chiaro che l’organizzazione e la tecnica paramilitare erano quelle di una banda specializzata in assalti ai portavalori in autostrada, proveniente, presumibilmente, dal Sud Italia. Tante, troppe le similitudini tra l’assalto in A27 e quelli avvenute in altre autostrade del centro e sud Italia. Non solo. Un altro particolare, non così secondario, che era stato notato dagli investigatori fu l’uso, durante l’assalto in A27, di automezzi di grossa cilindrata (Porsche e Bmw) rubate in Puglia ed in Campania.
Il blitz di tre notti fa che ha portato all’arresto del commando che si apprestava ad assaltare un portavalori sull’A14 in provincia di Foggia nasce appunto dall’indagine dell’assalto ad un furgone blidato commesso a Bollate, in provincia di Milano, pochi giorni prima l’assalto al blindato della Civis sull’A27, da un commando armato e molto organizzato.
Le attività investigative, supportate dall’utilizzo di sofisticati software di lettura del traffico telefonico, hanno portato ad individuare un gruppo criminale composto, prevalentemente, da pregiudicati di origine pugliese, specializzato proprio negli assalti ai furgoni portavalori, commessi con l’impiego di tecniche paramilitari.
Gli approfondimenti investigativi hanno confermato la piena operatività del gruppo criminale, oramai pronto ad un nuovo assalto. I servizi di “contropedinamento” degli indagati hanno consentito di monitorare i sopralluoghi compiuti dalla banda e di individuare la base logistica utilizzata per nascondere veicoli ed automezzi rubati, le armi e le bande chiodate, poi rinvenute nel corso dell’operazione e delle perquisizioni. Gli investigatori hanno anche filmato la banda mentre svolgeva due sopralluoghi, provava le posizioni da occupare durante l’attacco e verificava le fermate abituali del furgone.
Il blitz è scattato tre notti fa, nelle province di Foggia e Barletta, all’esecuzione di un decreto di fermo, emesso dalla procura della Repubblica di Milano, nei confronti dei sette pugliesi gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di rapina, ricettazione, riciclaggio e detenzione e porto illegale di armi. Considerate le analogie con altri assalti, le indagini degli inquirenti prenderanno in considerazione anche quello in A27, in provincia di Treviso. Non è escluso che la matrice sia la stessa.