Cardarelli e Loreto Mare assediati dalle barelle, l’interminabile attesa di pazienti e familiari

Cronaca

10 gennaio 2017

Cardarelli e Loreto Mare assediati dalle barelle, l’interminabile attesa di pazienti e familiari

Ma De Luca nel discorso di fine anno aveva detto: “Abbiamo eliminato il problema”

di OTTAVIO LUCARELLI

DECINE di barelle, un groviglio di barelle. E decine di anziani in sofferenza ad attendere ore ed ore che qualcuno dia un cenno a loro o ai parenti che li assistono. Ogni trenta minuti si sente una voce che urla un cognome. Il segnale che il calvario durato diverse ore è quantomeno interrotto. Benvenuti nel caos Cardarelli. Benvenuti al Pronto soccorso dove abbondano guardie giurate e infermieri, dove latitano organizzazione e mezzi.

Una barella sull’altra. Eppure da diverse settimane il presidente della Regione Vincenzo De Luca, come ha ripetuto anche nel “Discorso alla Campania” di fine anno, ha dichiarato che fiore all’occhiello nella sanità malata è stato proprio l’eliminazione delle barelle al Cardarelli: «Lavorando sodo siamo riusciti a togliere le barelle in due mesi. Eravamo abituati a lavorare ognuno per i fatti suoi, mancava l’idea di una corresponsabilità ». Una sfida non da poco la sua in una sanità che, a leggere gli ultimi dati disponibili, quelli del 2015, è ancora l’ultima in Italia.

In attesa di una rimonta nella graduatoria nazionale e alla ricerca di una “corresponsabilità” mai davvero ritrovata, ecco le immagini di un anno cominciato come al solito. In corsia. Guardie giurate, tante, che scherzano e ridono. Ammalati, tantissimi, spesso in grave sofferenza abbandonati intere giornate sulle barelle nei corridoi del Pronto soccorso. Medici e infermieri che si aggirano come nella nebbia.

Nel primo pomeriggio, durante l’orario delle visite, è semplice intrufolarsi e ascoltare le lamentele dei familiari degli ammalati che ringraziano per il semplice fatto di aver rivolto loro la parola in una struttura che li tratta come numeri e nulla più.

Sono le 14 e una signora arrivata dalla provincia stringe le mani della madre: «Siamo qui da stamattina. Mamma ha la febbre alta. Vorremmo solo essere ascoltati. Appena arrivati l’hanno messa distesa su una barella dicendoci di aspettare. Da quel momento ci hanno dimenticati. Attorno a noi solo barelle e anziani». Dopo un po’ arriva un infermiere: «Ma vostra madre è in grado di stare in piedi ?». No, evidentemente. «E allora dovete aspettare». Ma allora perché l’hanno messa su una barella? Mistero. E, soprattutto. Vista l’organizzazione e visto quanto accaduto a Nola «meno male» commenta una ragazza brasiliana «che le barelle ci sono ancora». Ci sono sì. E tante.

Proprio come al Loreto Mare. Se il Cardarelli è la “porta Nord”, il Loreto Mare è la “porta Est” della sanità napoletana. Qui le visite sono consentite fino alle 15 e, esattamente come avviene altrove, è un gioco da ragazzi entrare indisturbati fingendosi parenti di un malato. Nessuno controlla, nessuno domanda. Via libera verso il Pronto soccorso. Altro ospedale, stesse scene. Anzi peggio, se possibile.

I corridoi e la sala d’attesa sono invasi dalle barelle. Anche qui guardie giurate in assetto di guerra, pochi medici, anziani in sofferenza. E parenti dei pazienti agguerriti: «Siamo qui da cinque ore per un raggio. Per un raggio». Cerchiamo di comprendere quelle parole cariche di rabbia e dopo qualche secondo capiamo che la protesta riguarda una radiografia attesa fin dalle prime ore della mattinata. Ma c’è anche altro.

Qualcuno si azzarda a chiedere una Tac. Sono i parenti di un signore disteso su una barella. Una richiesta che è quasi una sfida. La Tac? «Non è necessaria» garantisce un medico dando un’occhiata al paziente che, disteso, respira a fatica. Controlla gli occhi, la fronte, poi si allontana garantendo che tornerà.

«La Tac ?» interviene un infermiere. «La Tac qui è ferma da un pezzo ». Gremiti i corridoi, intasata la sala d’attesa. Pronto soccorso dell’ospedale Loreto Mare senza Tac. Prendere nota. E c’è chi assicura: «Mica è così solo oggi. Non è una novità del 2017. Qui gridiamo al miracolo quando la Tac funziona». Avanti così. Ultimi. In attesa delle nuove graduatorie. Con o senza barelle ?

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Cardarelli e Loreto Mare assediati dalle barelle, l’interminabile attesa di pazienti e familiariultima modifica: 2017-01-11T11:30:24+01:00da sagittario290