Milano, una decina i rapinatori coinvolti nell’assalto al portavalori carico di gioielli in tangenziale

Cronaca

17 ottobre 2016

Milano, una decina i rapinatori coinvolti nell’assalto al portavalori carico di gioielli in tangenziale

Quattro i banditi filmati in azione dalle telecamere interne al furgone blindato, tutti coperti con passamontagna e uno con la mascherina

di SIMONE BIANCHIN

I banditi coinvolti sabato mattina nell’assalto al portavalori carico di gioielli erano, in tutto, una decina. Oltre ai quattro protagonisti dell’azione, quelli con giubbotti scuri, passamontagna e fucili che si vedono nei filmati delle telecamere del blindato dell’azienda Ferrari, c’erano almeno cinque, sei complici pronti a fare tante altre cose, e che sono scappati quando hanno sentito che stava arrivando la polizia. I professionisti del colpo andato a segno prima delle otto e mezzo del mattino, sulla rampa della Provinciale 46, la Rho-Monza, a Bollate davanti al centro commerciale Le Giraffe, erano molto probabilmente una banda di pugliesi specializzati in questo tipo di assalti. La rampa era l’ultima possibilità prima che i furgoni entrassero in tangenziale, dove ci sarebbe stato troppo traffico e ancor più testimoni di quelli che comunque ci sono, una trentina di automobilisti giunti in quel punto negli istanti in cui il commando è entrato in azione.

I banditi sono fuggiti dopo aver caricato i pochi gioielli (rispetto alle loro aspettative) che sono riusciti a portare via dall’interno del blindato, che ha dato loro molti problemi nel forzarlo, merito dei sistemi di sicurezza di cui il mezzo era dotato. Niente spuma block, per il tipo di merce trasportata, ma sistemi anti sfondamento e che rendono quasi impossibile aprire la porta.

I banditi, infatti, non ci sono riusciti. Il portellone posteriore è rimasto chiuso. Ci hanno provato prima con una fiamma ossidrica: nel filmato si vede uno di loro che indossando sopra al passamontagna una specie di mascherina da elettricista, per proteggersi gli occhi e il volto dalle scintille, poi lascia perdere la fiamma e tenta di forzare il portellone facendo leva con un flessibile. Sul retro del blindato, sono riusciti solo a ricavare una piccola apertura. Costretti a rimanere con il corpo fuori dal furgone, hanno infilato le mani all’interno e preso quello che hanno potuto. E cioè la merce che era stata depositata nella parte finale del cassone. Hanno portato via i pacchi più piccoli, scatole, confezioni in robox. Solo ciò che poteva passare da quel buco: orecchini, anelli, collane, tutti pezzi montati a ornamento di gioielli, oreficeria di pregio, merce assicurata e che in parte doveva partire in aereo da Malpensa, in parte essere distribuita a negozi in Italia.

I banditi che a questo punto vengono visti muoversi sulla strada da diversi testimoni, sono una decina. Hanno caricato i gioielli sulla station wagon, sono saliti a bordo di quella e su una delle due Lancia Delta (una, quella rimasta e alla quale avevano tentato di dare fuoco con la benzina, senza riuscirci, rubata in Puglia pochi giorni prima) e non è escluso che si siano allontanati anche a bordo di altre auto, che prima potevano aver fatto da palo e da auto-civetta, e poi avrebbero avuto il compito di scortare la vettura con i gioielli, dopo aver lasciato dietro di loro, sull’asfalto, una scia di chiodi a tre punte.

L’azienda Ferrari fa sapere che i due autisti (due uomini di quarant’anni) affrontati dai banditi poco dopo che erano partiti da un deposito della Battistolli a Paderno Dugnano per effettuare la consegna dei gioielli a un altro deposito, della stessa ditta, vicino all’aeroporto di Malpensa, stanno bene e non sono stati feriti. Solo spavento, specialmente per l’uomo che era alla guida del primo veicolo, quello che trasportava il carico maggiore, costretto sotto la minaccia dei fucili a inginocchiarsi, e al quale i banditi hanno sfilato la pistola mentre il suo collega, che guidava il camion di scorta, è stato solo derubato delle chiavi del mezzo.

La paura più grande è stata per la coppia, un uomo di trentacinque anni e una donna di trentanove, che viaggiava con il proprio cagnolino a bordo di un suv. È stata la prima macchina a trovarsi, al momento della rapina, dietro ai portavalori bloccati dalle manovre dei banditi sulla rampa. I due credevano che i furgoni e le auto dei banditi avessero avuto un incidente. I rapinatori hanno visto la coppia a bordo del suv con un telefono cellulare in mano e si sono avvicinati, armati, ordinando ai due di lanciare lo smartphone fuori dal finestrino. Questi automobilisti e altri, oltre alle guardie giurate, hanno riferito di aver notato gli accenti del sud dei rapinatori, probabilmente pugliesi. Una prima pista, assieme ai filmati della rapina, in mano agli investigatori della squadra mobile di Milano che stanno indagando e cercando le immagini delle telecamere, comunali e private, che tra Paderno Dugnano, Bollate e alcune zone di Milano hanno filmato i percorsi delle auto dei banditi: prima della rapina, e durante la fuga.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2016/10/17/news/milano_erano_una_decina_i_rapinatori_dell_assalto_al_portavalori_carico_di_gioielli_in_tangenziale-149993132/

Milano, una decina i rapinatori coinvolti nell’assalto al portavalori carico di gioielli in tangenzialeultima modifica: 2016-10-18T11:45:43+02:00da sagittario290