Cronaca
01 ottobre 2016
Assalto armato a due furgoni portavalori, terrore in autostrada
I banditi hanno sparato per bloccare i due veicoli sull’A12 e ne hanno aperto uno con la fiamma ossidrica. Poi hanno gettato chiodi sulla strada per ostacolare l’inseguimento
di Anna Cecchini
COLLESALVETTI. Assalto a un furgone portavalori della ditta Mondialpol, che pare trasportasse 5 milioni di euro. È successo venerdì 30 settembre intorno alle 22,30 sulla corsia nord dell’autostrada tirrenica A12, dove i banditi, che hanno agito con freddezza e organizzazione geometrica, hanno seminato il panico tra gli automobilisti. I furgoni erano due, ma l’assalto è riuscito solo al primo.
Tra il casello di Rosignano Marittimo e l’uscita di Collesalvetti, in località Rimazzano, alcuni rapinatori hanno messo in scena una sorta di posto di blocco per poi fermare il furgone portavalori e tentare di derubarlo. Prima hanno fermato due automobili che percorrevano l’autostrada, facendo scendere le persone a bordo dopo aver puntato loro le pistole contro. Poi hanno disseminato la corsia autostradale con i chiodi, probabilmente con l’intenzione di ritardare l’arrivo dei mezzi delle forze dell’ordine e dei soccorritori.
Successivamente sono riusciti a bloccare il furgone portavalori. Il veicolo è stato assaltato all’interno di una galleria. Le persone a bordo sono riuscite a fuggire mentre i rapinatori hanno provato ad aprire, usando una fiamma ossidrica, la parte superiore del mezzo. Resta da capire, al momento, quanto siano riusciti a portar via, perché è scattato il sistema di sicurezza spuma block. I banditi sono quindi fuggiti a bordo di auto di grossa cilindrata. E nella fuga hanno incendiato anche una vettura per disorientare le forze di polizia.
Si è poi appreso che l’assalto non è andato a buon fine, il carico dei due furgoni non è stato intaccato. A renderlo noto è la BTV-Mondialpol, società titolare dei due portavalori attaccati dai banditi. “C’è stato un conflitto a fuoco – spiegano i responsabili dell’azienda – ma per fortuna nessuno è rimasto ferito. Grande spavento ma nessuna conseguenza per i nostri vigilantes, usciti incolumi dall’assalto. Non c’è stato alcun danno in termini economici. L’assalto è dunque fallito”.
Lungo l’autostrada sono arrivati almeno 4 mezzi della stradale, alcuni dei quali dalla sezione di Vada, oltre che un mezzo della Pubblica Assistenza con volontari e medico.
L’autostrada è rimasta chiusa per consentire la rimozione dei mezzi. E lungo la carreggiata si sono formate file chilometriche, dato che le forze dell’ordine hanno dovuto bloccare il transito centinaia di metri prima rispetto a dove è avvenuto l’assalto. Intorno a mezzanotte è stato deciso di invertire il senso di marcia nella corsia nord e così gli automobilisti sono stati scortati da polizia stradale e carabinieri fino alla prima uscita utile per lasciare la carreggiata della A12.
Intanto nella notte le forze dell’ordine hanno avviato le ricerche dei rapinatori che secondo alcune testimonianze si sarebbero dispersi nei campi circostanti.
L’assalto al portavalori riporta con la memoria alla fine di luglio di 14 anni fa: a Castiglioncello entra in azione un commando che aveva studiato il colpo per almeno tre mesi. Con una doppia trappola nel motore del furgone: un congegno doveva bloccare l’afflusso di benzina al carburatore, un altro sarebbe servito per accendere un fumogeno. Nel mirino un furgone che deve trasportare 584mila euro alle filiali del Monte Paschi all’Elba. Il “guasto” scatta all’alba mentre il blindato è sulla Variante Aurelia all’altezza dello svincolo per Castiglioncello. Il motore si blocca, dappertutto c’è fumo (del fumogeno), abitacolo compreso. E il Fiorino che arriva con la scritta “segnaletica stradale” non porta aiuto bensì un gruppo di finti operai con kalashnikov.
I vigilantes vengono catturati, la mani immobilizzate con fascette di plastica da impiantistica: li mettono a bordo del Fiorino e li portano alle Spianate, gli altri della gang acchiappano i sacchi del bottino e spariscono nel nulla.