Assalti a portavalori, fermato uno dei “capoccia”. È il cerignolano Pietro Raffaeli

Cronaca

17 settembre 2016

Assalti a portavalori, fermato uno dei “capoccia”. È il cerignolano Pietro Raffaeli

Rintracciato dalla polizia in un casolare di campagna in agro di Cerignola, in contrada Padula. Sul suo capo pendeva un ordine di carcerazione, a 5 anni di reclusione, emesso dalla Procura di Bologna lo scorso 8 settembre.

Stiamo parlando del cerignolano Pietro Raffaeli, di 39 anni, accusato di una rapina in banca ai danni di un istituto di credito di Imola, consumata nel lontano aprile 2000. L’uomo è stato rintracciato ed arrestato dopo una attenta attività della polizia, squadra mobile gruppo Cerignola e servizio centrale operativo. “Raffaeli, spiegano gli inquirenti, è da considerare un elemento di primo piano della criminalità cerignolana dedita in particolare agli assalti ai portavalori”.

“La sua cattura segue di qualche mese l’arresto, operato dallo stesso gruppo di lavoro, del pregiudicato Paolo Sorbo, beccato qualche mese fa”. Raffaeli è stato quindi arrestato e accompagnato in carcere. Nelle disponibilità del 39enne e di sua moglie, due carte di identità false, reato per il quale i due sono stati denunciati.

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Assalti a portavalori, fermato uno dei “capoccia”. È il cerignolano Pietro Raffaeliultima modifica: 2016-09-18T11:15:43+02:00da sagittario290