Arrestato spacciatore: aveva la pistola sottratta al vigilante nell’assalto al portavalori

Cronaca

26 settembre 2016

Arrestato spacciatore: aveva la pistola sottratta al vigilante nell’assalto al portavalori

A novembre, dopo un lungo inseguimento in scooter, era riuscito a sottrarsi al controllo dei carabinieri. Le indagini hanno consentito di identificarlo. Sequestrata l’arma che era stata presa dai rapinatori alla guardia giurata nel novembre 2012 all’Iperlando di Veggiano

Redazione

Dopo un lungo inseguimento in scooter, era riuscito a sottrarsi al controllo dei carabinieri. A distanza di dieci mesi dall’episodio, avvenuto lo scorso 14 novembre a Padova, le indagini dei militari dell’arma hanno consentito di identificarlo in un noto e violento spacciatore extracomunitario, spregiudicato nei modi, responsabile di centinaia di cessioni e violenze.

LA PISTOLA. Nell’ambito dell’arresto, gli è stata sequestrata una pistola: l’arma è risultata essere la stessa che i rapinatori avevano sottratto nell’aprile 2012 a una guardia giurata durante l’assalto al furgone portavalori al supermercato Iperlando di Veggiano. Del commando, all’appello, mancherebbe ancora soltanto un componente.

L’INSEGUIMENTO. Il 14 novembre scorso, in piena notte, un autoradio del Radiomobile di Padova intercetta uno scooter – risultato rubato qualche giorno prima in città – con due persone sospette a bordo. Intima l’alt, ma i due si lanciano in una folle corsa per le vie cittadine per terminarla in via Citolo da Perugia dove, perdendo il controllo del mezzo, cadono a terra. Uno dei due fugge subito, l’altro ingaggia una furiosa colluttazione con uno dei militari, che si ritroverà in mano solo il giubbotto del fuggitivo, ma con all’interno due telefonini. A seguito di indagine, viene identificato. Si tratta di un 23enne tunisino, W.D., pluripregiudicato, domiciliato a Cadoneghe.

LA FOTO SUL TELEFONINO. Alcune foto rinvenute dai militari dell’arma sul suo telefonino lo ritraevano mentre impugnava una pistola semiautomatica. A seguito di perquisizione, l’arma, una Tanfoglio calibro 9×21, la stessa sottratta alla guardia giurata durante l’assalto a Veggiano, è stata rinvenuta, custodita all’interno di una barattolo, con tre proiettili, sui binari della linea ferroviaria Padova-Castelfranco a Vigodarzere. Sull’origine della pistola il tunisino non ha fornito informazioni. È comunque escluso dagli inquirenti che il 23enne appartenesse al commando della rapina, sicuramente ne è entrato in possesso successivamente. L’arma è stata ora affidata ai Ris di Parma che sulla base di esami balistici potranno rivelare se è stata utilizzata in altri episodi criminali.

L’ARRESTO. Vista la fiorente attività di spaccio del tunisino, in particolare all’Arcella, Pontevigodarzere, Cadoneghe e Vigodarzere, che riforniva di cocaina, marijuana e hashish, il 23enne è stato arrestato in carcere con l’accusa di spaccio in concorso, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e ricettazione per l’episodio della fuga con lo scooter rubato e per porto e detenzione illegale di armi per la pistola.

COLPO DA 110MILA EURO. Durante l’assalto al furgone portavalori, uno dei tre vigilantes presenti era rimasto ferito da un colpo di pistola ad una gamba. Secondo quanto era stato appurato, sembra che i banditi si fossero nascosti in un locale in disuso vicino al supermercato e che avessero aspettato che il furgone portavalori arrivasse sul retro dello stabile. I rapinatori, in 5, travisati in volto da passamontagna, vestiti con tute mimetiche e armati di pistole e mitra kalashnikov, erano usciti allo scoperto aggredendo alle spalle le guardie giurate, immobilizzandone una e portandole via la pistola che aveva nella fondina. In questo concitato frangente era partito il colpo di pistola. I banditi si sarebbero impossessati di un solo sacco pieno di soldi – per un bottino complessivo di 110mila euro – per poi risalire su due auto fuggendo in direzione di Vicenza. Sull’asfalto i carabinieri avevano contato 5 bossoli, 3 di kalashnikov, uno della pistola della guardia giurata e uno di un’altra pistola.

I PRIMI 2 ARRESTI. Nel febbraio 2014 l’arresto dei primi due componenti del commando, gli stessi di Fiesso d’Artico che, pochi mesi prima, erano stati scoperti a bordo di un’auto rubata con all’interno, e poi in casa, a seguito di perquisizione, un arsenale di armi. Si tratta di Cristian B., 43 anni, ex dirigente di una nota ditta di spedizioni e incensurato fino agli eventi accaduti a Fiesso, e Massimo N., 59enne pluripregiudicato con una passato nella Mala del Brenta.

I SECONDI 2 ARRESTI. Nel settembre 2014 l’arresto di altri due italiani pluripregiudicati, ritenuti responsabili a vario titolo di aver fatto parte del commando. Ancora due veneziani: Moreno M., 56enne di Dolo, e Simone R., 39enne di Fossò che gestisce un’attività a conduzione familiare di ricambi d’auto, accusati di tentato omicidio, rapina aggravata, detenzione di armi da guerra e sequestro di persona.

http://www.padovaoggi.it/cronaca/pistola-assalto-portavalori-veggiano-iperlando.html

Arrestato spacciatore: aveva la pistola sottratta al vigilante nell’assalto al portavaloriultima modifica: 2016-09-27T11:00:47+02:00da sagittario290