Cronaca
20 luglio 2016
IL RACCONTO
Mestre, tram di notte tra turisti e vigilantes
Da lunedì corse da mezzanotte alle 2, le guardie giurate garantiscono la sicurezza e controllano le biglietteria a piazzale Roma
di Marta Artico
MESTRE. La prima volta del tram in versione notturna, sorvegliato a vista dalla vigilanza privata, è filata via senza intoppi. Quanto piace il servizio, in termini di numeri, si vedrà solo dati alla mano. Sicuramente chi ha viaggiato sul “siluro rosso” dopo la mezzanotte ha potuto rendersi conto che i frequentatori della tratta parlano straniero e che moltissimi sono turisti che tornano in terraferma, dopo essere stati a Venezia, come da previsione.
Lunedì notte sono partite, sulla linea T1 del tram, nella tratta Venezia – Mestre centro – Favaro, le nuove corse che coprono la fascia tra la mezzanotte e le due. Il tram non si è bloccato, auto parcheggiate sui marciapiedi non se ne sono viste, massima puntualità.
Scarsa la presenza di passeggeri tra Monte Celo e Mestre Centro, più affollate (e questo è l’obiettivo del sindaco e della giunta) le corse tra Venezia e la terraferma, per turisti e lavoratori. Ma lunedì era il primo giorno, non tutti erano a conoscenza del nuovo servizio. Il vero test sarà il weekend.
In viaggio. Nel tram partito alle 00.15 da via Monte Celo, sono salite non più di cinque persone, un paio di lavoratori che conoscevano la novità. «Di solito a quest’ora della notte prendiamo il 4 per andare al lavoro», spiegano, «adesso e fino a che andrà avanti, staremo molto meglio». A Venezia il “siluro rosso” apre le porte a turisti e stranieri. «Ma riparte?» domanda un uomo al conducente. «Sì tra poco», ribatte l’autista. «Questa sì che è una bella notizia, ci voleva», risponde l’utente. Il tram carica passeggeri che avevano passato la serata a visitare la città, cenare e girare per Venezia, per poi tornare nei propri hotel a Mestre. A terra un ispettore della centrale operativa, controllava che tutto funzionasse a regola d’arte.
Puntuale all’una e mezza della notte è partito il tram successivo, l’ultima corsa. A bordo stranieri e turisti, compresa una comitiva di spagnoli di Santander felici di provare le “tapas” nostrane, diretti a San Giuliano, dove avevano il camper. Hanno chiesto informazioni, poi sono saliti. Degli altri turisti si sono scattati le foto davanti al tram per immortalare la scritta “Venezia”, poi sono montati.
Sicurezza. Quattro guardie giurate hanno percorso assieme ai passeggeri le tratte Mestre-Favaro e Venezia-Mestre. Sono della ditta Arco, maglietta bianca, pantaloni blu, pistola al fianco.
Sul tram faranno servizio sicurezza e a breve controllo biglietti, a terra, a piazzale Roma, si occuperanno anche di controllare la biglietteria automatica. «Ci sono abusivi che dicono ai turisti che le macchinette sono rotte», spiegano, «per vendere loro i biglietti». E fregarli, manco a dirlo. «Questa notte (lunedì, ndr) è stato tutto tranquillo», raccontano. Nessun intoppo, nessuna “mano lesta”».
Da poco più di un mese – raccontano – sono impegnati anche nelle linee di autobus extraurbane, verso Noale, Scorzè, Martellago, Padova. Dove controllano i biglietti e spesso e volentieri “pizzicano” persone senza il ticket. «Troviamo passeggeri sprovvisti del titolo di viaggio sia italiani che stranieri, non fa differenza».
Bilancio. «Il nostro obiettivo», spiega il direttore generale Avm, Giovanni Seno, «è dare un servizio a chi deve venire via da Venezia, la prima notte è andato tutto secondo i piani. In quanto a numeri il primo giorno non fa testo, il banco di prova sarà sabato e domenica. Adesso vediamo come procede, sicuramente la prima serata ha testimoniato che la domanda c’è, che è stata soddisfatta pienamente, e che l’intuizione avuta di allungare le corse è corretta, pertanto andiamo avanti».
Conclude Seno: «Stiamo formando le guardie giurate, a breve partiranno anche con i controlli, anche se il loro obiettivo principale e primario è garantire la sicurezza all’interno del mezzo».