Il vigilante per il primario Tutino costa 38 mila euro in due mesi, carte alla Corte dei Conti

Cronaca

12 luglio 2016

Il vigilante per il primario Tutino costa 38 mila euro in due mesi, carte alla Corte dei Conti

L’azienda Villa Sofia ha liquidato le fatture alla Ksm per il servizio h24 al reparto di Chirurgia plastica. Il manager ha inviato il fascicolo ai magistrati contabili

di GIUSI SPICA

Trentottomila euro per cinquantacinque giorni di vigilanza 24 ore su 24 dietro la porta del primario di Chirurgia plastica Matteo Tutino. Tanto ha dovuto sborsare l’azienda Villa Sofia-Cervello alla Ksm, che si occupa del servizio di guardiania in ospedale. Ma quello disposto in favore del medico privato del governatore, recentemente rinviato a giudizio insieme all’ex manager dell’azienda Giacomo Sampieri per truffa al servizio sanitario, era un lavoro “extra”, un “di più” rispetto a quanto prevedeva il contratto di servizio con la ditta. Una scorta privata commissionata proprio dall’ex commissario straordinario Sampieri tramite una mail inviata il 13 febbraio 2014, all’indomani delle presunte minacce in corsia denunciate da Tutino. La prima fu l’attak alla serratura della stanza che – come scrisse il gip Matassa in un decreto di archiviazione per un altro medico – è solo una delle denunce “strampalate” del chirurgo diventato primario. Ma ne seguirono altre.

E così nel reparto di Chirurgia plastica di Villa Sofia fu piazzato un “gorilla” della Ksm dedicato di giorno e di notte. Il servizio fu stoppato due mesi dopo, dopo le dimissioni di Sampieri che nel frattempo aveva ricevuto un avviso di garanzia nell’ambito dell’inchiesta che oggi lo vede imputato per gli interventi di Chirurgia estetica eseguiti da Tutino in ospedale e mascherati come funzionali. Il testimone passò al commissaio straordinario Ignazio Tozzo, che l’8 aprile con una disposizione urgente impose la fine della guardiania dedicata al reparto di Chirurgia plastica e ordinò degli accertamenti interni. IAnche i Nas, che hanno indagato sulla vicenda, hanno voluto vederci chiaro e hanno fatto copia di tutti i documenti che disponevano la “scorta” privata a Tutino.

Il 5 luglio scorso, a due anni di distanza, il nuovo manager Gervasio Venuti ha firmato la delibera che autorizza il pagamento delle tre fatture da 10.540 euro, 21.744 euro e 5.987 euro alla Ksm. Dalle verifiche è infatti emerso che il lavoro è stato svolto, sebbene non ci sia alcuna disposizione formale da parte dell’ex commissario Sampieri ma solo una mail inviata dalla casella di posta della direzione generale. Per non doverci rimettere anche gli interessi di mora, che già sono maturati, Venuti ha dato il via al pagamento ma ha inviato tutti gli atti alla Corte dei conti: “Secondo la direzione e gli uffici competenti – si limita a dire – ci sono aspetti che potrebbero essere approfonditi dalla magistratura contabile”. Nell’atto vergato dopo il parere dell’ufficio legale dell’azienda si legge che “la mancata presa d’atto del servizio di fatto reso dalla Ksm spa presso la Uoc di Chirurgia plastica di Villa Sofia determinerebbe ulteriori aggravi di spesa per il bilancio aziendale”.

I primi a sollevare un possibile danno erariale furono i rappresentanti sindacali Cimo, le cui note di fuoco vengono richiamate dalla delibera firmata da Venuti.

“Ancora una volta – rilancia ora il vice segretario regionale Angelo Collodoro – ci troviamo a dovere affrontare questioni giudiziarie che dovranno essere valutate da magistrati. Si tratta di danni amministrativi commessi dai direttori generali che hanno ignorato volutamente le denunce della Cimo alle istituzioni politiche e al governo. Continuamo a constatare un basso livello di attenzione alle questioni di legalità, di ripestto delle norme e di qualità di governo”.

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2016/07/12/news/

Il vigilante per il primario Tutino costa 38 mila euro in due mesi, carte alla Corte dei Contiultima modifica: 2016-07-13T11:30:09+02:00da sagittario290