Col vigilante tempi duri per i “portoghesi”

iltirreno

Cronaca

05 luglio 2016

Col vigilante tempi duri per i “portoghesi”

Nel primo giorno del servizio di vigilanza sui bus della Cap sono fioccate cinquanta multe per chi era senza biglietto

di Maria Lardara

PRATO. Quando l’ha visto salire sulla Lam azzurra, con tanto di divisa blu e pistola in tasca, un utente se l’è data a gambe levate. Erano le 7.25 e da poco Filippo, una delle due guardie del corpo vigili giurati “arruolate” da Cap per aumentare la sicurezza a bordo, aveva preso servizio. Gomito a gomito con i controllori (devono essere almeno due), per tutta la mattinata il primo vigilante ha fatto su e giù per le Lam arancio, blu, viola, rossa e per le altre linee urbane (anche il 4 che arriva fino a Calenzano), salendo su una ventina di mezzi.

Nel giorno del debutto della guardia a bordo, sono fioccate circa cinquanta multe. Un trend assolutamente normale, a sentire Cap: ora però può essere che il “portoghese” ci pensi due volte prima di opporre resistenza a un controllore affiancato dalla guardia giurata. In ogni caso la presenza di Filippo e del collega in divisa può essere un buon deterrente per fermare borseggiatori, ubriachi e tossicodipendenti che ultimamente s’aggirano sui bus con il rischio di aggressioni e violenze (sempre più frequenti) verso il personale di guida. «In realtà – spiega Fabrizio Messeri, responsabile dei verificatori di Cap – questo progetto pilota è stato pensato per dare un messaggio di sicurezza e tranquillità nei nostri utenti. Non vogliamo battere cassa aumentando il numero delle multe, vogliamo che i nostri abbonati si sentano più tranquilli sui bus. C’interessa l’opera di prevenzione».

Da questo punto di vista, Prato non è nuova all’esperienza dei bus con i vigilantes a bordo (anche armati), già attuata a Brescia e Salerno, passando per Bergamo e Verona: in qualche caso in queste realtà le guardie possono anche riscuotere le multe mentre a Prato non sono autorizzate a redigere verbali. La sperimentazione andrà avanti per tutto il mese di luglio, con due vigilantes che si alterneranno in due turni di sette ore ciascuno tutti i giorni (tranne il sabato e la domenica): dopo uno stop ad agosto, il servizio riprenderà a settembre. In futuro, le squadre congiunte di guardie giurate e controllori si vedranno anche in alcune fermate “strategiche” per l’affluenza di persone, come piazza Europa, questura e il capolinea della stazione centrale.

Faranno la spola tra pensiline e autobus non solo per controllare gli abbonamenti e i biglietti di chi sale sui mezzi ma anche per dare ogni tipo di assistenza e informazioni a chi viaggia. «I primi riscontri sono positivi – racconta la guardia Filippo Lenzi, dopo una mattinata di lavoro con i controllori – la gente si sente più sicura. Il nostro compito è anche quello di gestire eventuali situazioni connesse all’ordine pubblico. Abbiamo un ruolo di supporto e, in caso di necessità, chiamiamo le forze dell’ordine». E così hanno fatto quando due utenti beccati dai controllori e dai vigilantes sono stati fermati sulla Lam arancio perché circolavano con documenti d’identità falsi.

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