Cronaca
11 luglio 2016
Cendon, boato nella notte Salta il bancomat Monsile
I banditi fanno esplodere lo sportello della filiale del Credito Cooperativo Quartiere svegliato, caccia ai malviventi, al setaccio le immagini delle telecamere
SILEA. I malviventi sono tornati in azione, questa volta a Cendon di Silea dove hanno fatto saltare in aria lo sportello bancomat del Credito Cooperativo. Il boato è stato avvertito fino a centinaia di metri di distanza da via De Gasperi dove si trova la filiale della Banca di Monastier e del Sile. Il colpo è stato messo a segno attorno alle 3.40 della notte tra sabato e domenica. Le due telecamere posizionate all’estero del punto Atm in direzione dello sportello bancomat sono state manomesse. Il bancomat è stato fatto saltare in aria: il modus operandi quello degli ultimi colpi messi a segno. La banda non è andata per il sottile, ha fatto esplodere non solo l’impianto automatico per i prelievi, ma anche le vetrate della filiale, devastate dall’onda d’urto. Il botto ha fatto scattare l’allarme e svegliato mezzo quartiere, ma mentre le forze dell’ordine e la vigilanza privata si affrettavano sul posto e i residenti tentavano di capire l’accaduto, i malviventi arraffavano il denaro e scappavano senza lasciare tracce apparenti a parte vetri, plastica, detriti vari a terra, e la puzza di esplosivo nell’aria. Lo sportello è stato completamente divelto. Nell’appartamento al piano superiore al momento non abita nessuno. I malviventi si sono dati alla fuga prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Sul posto sono giunti i carabinieri e una squadra di vigili del fuoco. Oltre alla vigilanza privata. Il boato ha destato l’intero quartiere. «Abbiamo sentito un boato fortissimo», raccontano i vicini, «Ma quando ci siamo affacciati i malviventi se ne erano già andati. Abbiamo visto solo del fumo».
L’indagine continua per cercare qualche indizio utile. Si cerca di quantificare il danno e capire quanti soldi sono stati sottratti. Al setaccio le immagini riprese dalla telecamera della vicina tabaccheria che non sarebbe stata oscurata. (s.g.)