Bagnanti sotto scorta in Costiera dalla stazione Circum al mare

Cronaca

Domenica 10 Luglio 2016, 14:01

Bagnanti sotto scorta in Costiera dalla stazione Circum al mare

Meta. L’esame più difficile è in programma oggi, quando circa 4mila pendolari del mare si riverseranno a Meta dall’hinterland napoletano. Nel frattempo, la giornata di ieri è trascorsa in modo insolitamente tranquillo: niente scippi, risse e accoltellamenti come quelli che hanno funestato lo scorso fine settimana. Merito delle forze dell’ordine inviate dalla Prefettura, che hanno presidiato la stazione della Circumvesuviana e le strade limitrofe sin dalle 8 del mattino, ma anche della strategia messa in campo dal Comune, con i bagnanti «scortati» fino alle spiagge a bordo delle navette. Misure che, oltre a consentire ai vacanzieri di trascorrere la giornata al mare in tutta serenità, hanno evitato ai residenti i soliti disagi.

Ad accogliere i bagnanti all’uscita della stazione della Circumvesuviana sono stati i vigili urbani e i volontari della Protezione Civile, supportati dai carabinieri della compagnia di Sorrento. È a loro che il sindaco Giuseppe Tito, ieri impegnato a coordinare le operazioni, ha affidato il compito di far salire i pendolari a bordo delle navette che poi li hanno trasportati fino alla Marina di Meta. Gratis la corsa di andata, un euro il costo del viaggio di ritorno dalle spiagge alla stazione. Anna, 20enne studentessa universitaria di Scienze infermieristiche e residente a Barra, è una dei circa mille e 500 giovani che hanno preso d’assalto il litorale metese tra le 9 e le 14 di ieri. E, insieme a tre amiche, ha trascorso la giornata in uno degli stabilimenti balneari più frequentati dai giovani nonostante l’eco degli episodi di violenza della scorsa settimana.

«Abbiamo avuto la sensazione di una città blindata e questo ha contribuito a farci sentire più sicure racconta Anna Comoda l’idea delle navette che ci hanno risparmiato di arrivare a mare a piedi, sotto il sole. Un unico difetto: il minibus era affollato e viaggiava con le porte aperte». Insomma, lo spiegamento di forze messe in campo dalla Prefettura sembra aver sortito gli effetti sperati. Mentre carabinieri e guardie giurate presidiavano la Circum, infatti, gli agenti della Polizia hanno effettuato controlli a tappeto in punti cruciali come il sottopassaggio della stazione, il tratto centrale di via Marconi e la zona immediatamente a ridosso delle spiagge. «Ho letto sul sito del Mattino che due giovani sono stati accoltellati racconta Antonio, 21enne panettiere di San Giorgio a Cremano, un habitué della Marina di Meta ma non mi sono preoccupato. Sono anni che vengo qui, solitamente di sabato perché il caos della domenica è insopportabile, e non mi è mai successo nulla. Se sei una persona tranquilla, non hai nulla da temere. E poi, con carabinieri e polizia dappertutto, a chi volete che vanga l’idea di fare qualche bravata?». Anche Antonio ha raggiunto la Circum a bordo di una navetta, pagando il ticket di un euro previsto dal Comune. Ad accoglierlo in stazione sono stati non solo vigili urbani e carabinieri, ma anche guardie giurate e quattro controllori inviati dall’Eav per stanare i «portoghesi». Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, infatti, i soliti furbetti non hanno esitato a scavalcare i cancelli della stazione per aggirare i tornelli e non pagare il biglietto. Ma la task-force formata da militari e personale dell’Eav li ha puntualmente stanati. «Ho visto una grande organizzazione sottolinea Tommaso, 45enne magazziniere di Ercolano – La presenza di carabinieri, polizia e vigili urbani si è fatta sentire, tanto è vero che la giornata è stata tranquillissima».

Il sabato è filato via liscio non solo per i vacanzieri dell’hinterland napoletano, ma anche per quanti hanno raggiunto la Costiera per motivi di lavoro. È il caso di Federico, 22enne di Castellammare, tra i pochi a non essere a conoscenza dell’escalation di criminalità di cui Meta è stata teatro negli ultimi tempi. «Francamente non mi pongo il problema, si sarà trattato di un episodio isolato dice Federico anche perché le risse tra ragazzi per motivi futili verificano sempre e dappertutto. La penisola sorrentina resta un posto assai più tranquillo rispetto ad altri, non a caso è un’importante meta turistica: è questione di cultura e di civiltà».

http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/costiera_sicurezza_mare-1848109.html

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