Lucca, in tribunale armati di coltello

iltirreno

Cronaca

24 giugno 2016

Lucca, in tribunale armati di coltello

Due episodi in due giorni: denunciati un viareggino e un livornese fermati dalla guardia giurata

di Gianni Parrini

LUCCA. 9 aprile 2015: un uomo armato di pistola entra indisturbato nel tribunale di Milano, spara 13 colpi e uccide tre persone. È passato poco più di un anno da quel tragico episodio e ora si scopre che a Lucca, negli ultimi giorni, due uomini hanno tentato di introdursi in tribunale armati di coltello. Per fortuna, sono stati fermati dalla guardia giurata della Gsi Security Group che presidiano l’ingresso che dà su piazzale San Donato.

Il primo episodio risale a martedì 21 giugno. Un 50enne di Viareggio affetto da disturbi della personalità era atteso dal giudice tutelare che avrebbe dovuto affidarlo a un tutore legale. Il soggetto aveva pensato bene di presentarsi all’incontro con un coltello a serramanico lungo 20 centimetri e ben appuntito. A cosa gli servisse non si sa e forse è meglio così. Fatto sta che l’arma è stata rilevata dal metal detector e sequestrata dalla guardia giurata che si trova all’ingresso. L’uomo si è preso una denuncia per porto abusivo di armi ma, a suo dire, non aveva intenzione di fare del male.

Il secondo episodio è avvenuto meno di 24 ore dopo, mercoledì mattina. Stavolta il protagonista è un 40enne di Livorno, titolare di un’impresa, che si è presentato in tribunale per assistere all’esecuzione immobiliare per il fallimento della sua azienda. In questo caso si trattava di un coltello dalle dimensioni più ridotte ma ugualmente pericoloso. «Lo porto sempre con me, non pensavo fosse vietato», ha spiegato l’uomo alla guardia giurata che l’ha fermato. Anche in questo caso è scattata la denuncia e l’arma è stata sequestrata.

Non si tratta di casi isolati: negli ultimi 3 anni si contano ben 20 episodi di questo tipo. Il più grave nell’ottobre 2013: un uomo sui 40 anni di Viareggio voleva entrare senza passare dal metal detector. Venne fermato dal personale della sicurezza e controllato: nella borsa aveva una pistola con il colpo in canna. Intervennero i carabinieri di stanza nel tribunale per bloccare l’uomo. Uno dei casi più recenti, invece, risale al maggio 2015: un lucchese di 45 anni che doveva testimoniare a un processo penale si è presentato all’ingresso con un coltello di 10 centimetri. Anche in questo caso è stato fermato per tempo. Ai vigili disse di essersi dimenticato di lasciare a casa il coltello e che comunque non aveva alcuna intenzione di nuocere. Le giustificazioni, come si vede, più o meno sono sempre le stesse.

Il tribunale ci sono due accessi: uno da via Galli Tassi e l’altro da piazzale San Donato. Entrambi sono presidiati. Quello di via Galli Tassi è presidiato dalla polizia municipale, quello di piazzale San Donato dalle guardie di un istituto privato, la Gsi Security Group. Entrambi gli accessi sono forniti di metal detector. Il fatto che si contino così tanti episodi è inquietante, ma significa che i controlli sono efficaci e che il filtro all’ingresso funziona.

I fatti di Milano dello scorso anno riportarono la questione sicurezza all’ordine del giorno ma ora, anche se il tempo è passato e dell’argomento si parla poco, Lucca non abbassa l’asticella: guardie giurate e vigili continuano a fare bene il loro dovere.

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