I nove profughi espulsi dalla residenza Brennero tentano di entrare con la forza

Cronaca

Sabato, 11 Giugno 2016 14:56

I nove profughi espulsi dalla residenza Brennero tentano di entrare con la forza

I nove richiedenti asilo ritenuti responsabili del blocco del traffico di Via Brennero nella famosa rivolta del primo di aprile, che ha visto protagonisti una quarantina di immigrati non sono stati espulsi ne dall’Italia ne tantomeno da Trento. Anzi, i 9 clandestini stanno tutt’ora creando grossi problemi di sicurezza alla struttura e a chi vi opera. (qui l’articolo della protesta)

Come si ricorda il blocco della via Brennero è stato eseguito dai residenti dell’ostello, a cui man mano hanno dato manforte anche altri immigrati che sono arrivati da tutta la città a piedi e in bicicletta. ( qui il video degli attimi concitati). I richiedenti asilo avevano dapprima circondato un autobus che è stato costretto ad interrompere la corsa e poi si sono messi sulla careggiata, chi seduto e chi in piedi.

La protesta era nata perchè – secondo gli immigrati – non venivano dati soldi abbastanza per l’acquisto di ricariche telefoniche e perchè per le viste mediche non venivano messi a disposizione automobili, e gli immigrati erano costretti ad usare i mezzi pubblici ( gratuiti). ( qui il video con le rivendicazioni degli immigrati)

Ma i motivi erano i disparati, dal permesso di soggiorno che tardava loro essere riconosciuto, alla mancata possibilità di lavorare, fino alla richiesta di erogazione di soldi contanti e la richiesta di avere internet e tv, o abitazioni più capienti. Fra i manifestanti nessuno proveniva da zone interessate dalla guerra

In reatà poi si è venuti a sapere che i nove soggetti erano già sotto osservazione per il loro comportamento molto aggressivo e minaccioso nei confronti degli operatori volontari della struttura. Allora si era parlato anche di aggressioni e ricatti al personale e completa mancanza e rispetto delle regole del centro di accoglienza Brennero. Ma dopo la rivolta è emerso anche che nella struttura c’era un via vai preoccupante, nel senso che il centro ospitava tutti e senza nemmeno sapere generalità o nazionalità.

Ma i nove espulsi dal centro ora vorrebbero tornare dentro la struttura e nei giorni scorsi pare che abbiano tentato con la forza di entrarvi provocando un caos fra operatori e forze dell’ordine. Questi immigrati per molti giorni avrebbero tentato nella notte di «imbucarsi» clandestinamente nelle camere della struttura con la forza. La provincia è corsa subito ai ripari e da circa 4 giorni ha assunto 4 guardie giurate private per controllare le entrate del centro per così evitare che i nove tentino di entrare con la forza nuovamente nella struttura da dove erano stati espulsi.

Le guardie giurate, pagate dalla comunità trentina, devono controllare la struttura per 24 ore al giorno. Il costo per la collaborazione pare essere ingente, e non si sa ancora per quanto durerà.

Allora la Provincia – per voce di Rossi e Zeni – aveva dichiarato: «intendiamo rispondere a questo comportamento con la massima severità possibile richiedendo ai competenti organi dello Stato l’assunzione delle opportune iniziative di carattere disciplinare previste dall’ordinamento, ivi incluso l’allontanamento dal territorio provinciale e dal progetto di accoglienza della Provincia».

Evidentemente la parole e le richieste di Ugo Rossi sono cadute nel vuoto visto che gli immigrati non sono stati espulsi e continuano a creare problemi sul territorio trentino.

I nove profughi espulsi dalla residenza Brennero tentano di entrare con la forzaultima modifica: 2016-06-12T12:00:00+02:00da sagittario290