Cronaca
27 maggio 2016
Piazza Muzii, in arrivo orari prolungati nei locali
Ma il comitato dei residenti diffida il sindaco: «Rumori oltre i limiti di legge» Cuzzi: «Il Comune ha tentato di tutto, contro l’inciviltà esiste la forza pubblica»
di Lalla D’Ignazio
PESCARA. L’ordinanza bis per la nuova zona della movida pescarese, alias area del mercato coperto-via Battisti-piazza Muzii, si fa attendere, esercenti e residenti non sembrano aver raggiunto l’accordo sugli orari di chiusura dei locali, filtra che saranno prolungati rispetto a quelli invernali, ma il comitato Tranquillamente Battisti diffida formalmente il sindaco «dal concedere qualsiasi proroga rispetto agli orari di apertura già previsti nell’ordinanza 527 del 2015 (quella scaduta il 31 marzo scorso ndr) e al contrario La invitiamo a considerare seriamente maggiori restrizioni nel tentativo di introdurre un risanamento della zona in quanto, ad oggi, l’unica certezza del ritorno alla normalità e quindi del riposo dei residenti (tra cui malati, bambini e anziani) è il sopraggiungere dell’orario di chiusura delle attività».
Il documento è stato inviato al primo cittadino ormai da un paio di settimane, conseguenza di nuove situazione di disagio causate dal frastuono proveniente dalla piazza fino a tardissima notte provocato da chi, e sono migliaia di persone nel fine settimana, dopo aver cenato in qualche ristorantino resta nella riqualificata zona pedonale a chiacchierare, bere, cantare e quant’altro. «Dopo l’incontro del 4 maggio scorso con l’assessore al commercio Giacomo Cuzzi e altri esponenti dell’amministrazione comunale per trovare una soluzione al problema dei rumori molesti notturni e del decoro nelle aree circostanti il mercato Muzii», scrive il comitato dei residenti, «abbiamo riflettuto attentamente sulle proposte dagli esercenti della zona e caldeggiate dall’assessore. In particolare facciamo riferimento alla volontà di prolungare gli orari di apertura rispetto a quanto stabilito nella precedente ordinanza, dotando la zona di un servizio di vigilanza privata, il cui impiego sarebbe lasciato per altro alla buona volontà di qualche esercente. A tal riguardo abbiamo sfruttato il fine settimana per verificare sul posto quali sarebbero gli esiti di tali iniziative per avere un quadro oggettivo basato su dati e non su opinioni».
Nel week end preso in esame erano presenti nelle ore notturne tra piazza Muzii e via de Cesaris almeno 6 vigili urbani con auto «che nei confronti di qualsivoglia schiamazzo hanno indiscutibilmente una funzione deterrente superiore a qualsiasi servizio di vigilanza privato», rileva il comitato. E aggiunge: «Tuttavia il normalissimo passeggio dei frequentatori delle attività commerciali aperte in quelle ore notturne producevano nel complesso un rumore (antropico) misurato con le tecniche stabilite dalla normativa». I risultati? Rumore oltre i limiti di legge, prolungato, che raggiunge distanze importanti, appartamenti intorno alla piazza anche ai piani alti. E Tranquillamente Battisti ricorda al sindaco Marco Alessandrini «i danni alla salute» conseguenza di esposizione prolungata nelle ore notturne. Di qui la diffida.
Che però al momento non sembra aver sortito gli effetti sperati. «L’ordinanza la rifaremo sullo schema dell’altra ma calibrandola sulla stagione estiva in cui sarà attuata», ammette Cuzzi. Quindi orari prolungati di apertura per i locali oltre l’1.30 almeno nei fine settimana? «Inevitabile», anticipa l’assessore. «Noi speravamo di arrivare ad accordi di civile convivenza tra residenti ed esercenti. Abbiamo chiesto ai commercianti di prevedere una vigilanza fuori dai locali, per contenere schiamazzi. Abbiamo mandato i vigili. Ma come Comune non possiamo fare molto altro. Per l’ordine e la sicurezza pubblici sono preposti altre istituzioni, lì arrivano 5-6mila persone nei week end, un flusso straordinario, come a una partita di calcio, bisognerà che ci si facciano i conti. Noi agiamo entro i nostri limiti. Questa è una zona riqualificata in maniera importante, con grossi investimenti, attrattiva per cittadini e turisti, che dà lavoro. Speravamo in educazione e senso civico, contro la maleducazione e l’inciviltà esistono gli strumenti repressivi di legge».