Guardia giurata sparò all’ex compagna: «Tragico incidente»

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Cronaca

26 maggio 2016 | 14:32

CORTE D’ASSISE

Guardia giurata sparò all’ex compagna: «Tragico incidente»

Condannato Alessandro Popeo, che nel 2014 uccise con un colpo di pistola Natascia Meatta: cinque anni di reclusione per omicidio colposo. Ribaltata la richiesta della procura della volontarietà e di 16 anni di carcere

di Giulio De Santis

Un colpo partito per sbaglio dalla pistola d’ordinanza di Alessandro Popeo, guardia giurata, uccise Natascia Meatta, morta davanti alla loro figlia di due anni per un tragico incidente. È questa la ricostruzione della Corte d’assise che ha condannato l’imputato a 5 anni di reclusione con l’accusa di omicidio colposo e l’immediata scarcerazione. Un verdetto che sconfessa, almeno in primo grado, la tesi della procura.

I parenti: «Che schifo»

Il pm Paolo Ielo, convinto che si trattasse dell’ennesimo episodio di femminicidio nato dall’incapacità di accettare la fine di una storia d’amore, aveva infatti chiesto la condanna a 16 anni di reclusione con l’accusa di omicidio volontario. Sentenza pronunciata in un’aula piena di parenti e amici di Natascia Meatta che hanno accolto il verdetto con rabbia, lasciandosi andare a lacrime amare, e a urla piene di rancore. «Che schifo. Questa non è giustizia. La pagherai» sono state in sintesi le reazioni dei familiari. L’imputato, vestito con un giubbotto nero e jeans, è rimasto invece tranquillo, accogliendo il verdetto con soddisfazione e stringendo i pugni in segno di vittoria.

Popeo si era dichiarato innocente

Un distacco nei confronti della vittima in linea con il comportamento tenuto da Popeo che, in due anni dal giorno della tragedia, avvenuta il 17 settembre del 2014, non ha mai chiesto perdono alla famiglia della giovane donna. La coppia si era separata da qualche mese e sembrava che entrambi avessero reagito senza traumi alla fine della relazione. Popeo non aveva mai manifestato rancori o gelosie fino a quel tragico giorno. L’imputato disse subito che il colpo era partito in modo accidentale dalla sua pistola d’ordinanza. Dallo svolgimento delle indagini il pm Paolo Ielo si era convinto – sbagliando secondo la Corte – che Popeo invece avesse sparato con l’intento di ammazzare la donna colpevole di aver interrotto i loro rapporti. A tenerli uniti era rimasta soltanto la figlia. Ed era questa la ragione per cui il giorno della tragedia l’uomo si era recato dall’ex moglie. Quando entrò in casa – secondo la ricostruzione dei giudici – posò la pistola sulla mensola e parti il colpo mortale. Una tragica fatalità avvenuta proprio nel momento in cui era presente anche la loro figlia.

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Guardia giurata sparò all’ex compagna: «Tragico incidente»ultima modifica: 2016-05-27T11:00:48+02:00da sagittario290