Cronaca
07 maggio 2016
Condannato a otto anni per l’assalto al blindato
Ortona, rapinatore riconosciuto colpevole del colpo da due milioni e mezzo Il portavalori venne speronato dalla banda che esplose raffiche di mitra
ORTONA. È comparso davanti al gup, Luca De Ninis, che lo ha condannato con rito abbreviato ad otto anni di reclusione. Marcello Langianese, 54 anni di Modugno (Bari), è stato ritenuto il conducente del mezzo, con a bordo almeno altre sei persone, che il 7 novembre 2011 speronò un furgone portavalori ad Ortona, mettendo a segno una rapina dal bottino di due milioni 400 mila euro, dei quali 650mila furono poi abbandonati.
Tre anni fa Langianese fu arrestato con l’accusa di rapina aggravata, porto e detenzione di armi, esplosione di arma da fuoco in luogo pubblico e ricettazione, dai carabinieri del nucleo investigativo di Chieti e del comando provinciale di Bari.
Il rapinatore pugliese fu individuato attraverso analisi dei transiti autostradali e indagini patrimoniali, e riconosciuto quale conducente del Fiat Iveco 190 che speronò il portavalori della società di vigilanza «Aquila», verso cui i banditi esplosero numerosi colpi di kalashnikov. Quello del 7 novembre di cinque anni fa fu proprio un pomeriggio di scene da far west. In via Civiltà del Lavoro il camion Iveco, risultato poi rubato a Massafra (Taranto) il 15 giugno 2011, attendeva intorno alle 19 il passaggio del blindato di ritorno dal giro di prelievo di denaro nel teramano. Questi si trovava a poche centinaia di metri dalla sede dell’istituto di vigilanza, quando si vide piombare addosso il camion, fino a un attimo prima fermo sulla carreggiata opposta. Ed alla guida dell’Iveco c’era o Langianese, ora condannato.
Altre due auto impedirono al portavalori di cambiare rotta. Dal camion e dai veicoli scesero uomini armati e con il viso coperto dai passamontagna che spararono colpi contro il blindato e altri in aria, terrorizzando gli automobilisti fermi in coda e i cittadini accorsi pensando si trattasse di un incidente stradale.
I malviventi, dopo essersi impossessati del denaro, abbandonarono l’Iveco e si allontanarono con le altre due auto dileguandosi nel nulla. Ma due anni più tardi arrivò il primo arresto, quello di Marcello Langianese, che ora dovrà scontare gli otto anni inflitti dal giudice. (a.s.)