Cronaca
20 marzo 2016
I ladri usano il furgone come ariete
Tentato furto alla Etruria Ricambi di via Guarini: sfondato l’ingresso, tanti danni ma scatta l’allarme e i banditi fuggono
LIVORNO. Il dubbio che è rimasto agli investigatori è: ma davvero pensavano di passare inosservati? Davvero i ladri credevano di poter sfondare l’ingresso di un capannone con un furgone, per di più durante il giorno, e pensare che nessuno se ne potesse accorgere? Un dubbio che rimane, visto che subito dopo il botto se la sono data a gambe senza riuscire a rubare nulla, lasciando dietro di sé qualche migliaia di euro di danni e un disastro da rimettere in sesto.
Il tentativo di furto è avvenuto nel tardo di venerdì ai danni della società Etruria Ricambi, in via Guarini. Erano circa le 19.40, pochi minuti dopo la chiusura dell’attività, quando i criminali sono entrati in azione con un loro mezzo: un furgone Ford Transit. Sul modello del mezzo usato c’è la certezza perché è stato visto dalle guardie giurate della Vesuvio 2, che hanno la propria sede operativa proprio accanto all’azienda che si occupa di ricambi. Saranno loro infatti a chiamare le forze dell’ordine e a fornirgli una ricostruzione e una descrizione seppur sommaria dei ladri.
Ma torniamo di fronte al cancello del capannone, alle 19.40. I criminali ingranano la marcia e a tutta velocità si schiantano prima contro il cancello dell’attività, buttandolo giù, e poi contro il portellone che fa da ingresso al magazzino. Usano insomma il furgone come fosse un ariete. E se con il primo ostacolo – il cancello – il piano riesce, con il portellone hanno alcune difficoltà, perché se i plessi che lo compongono franano a terra, la struttura rimane in piedi.
Un varco per entrare comunque sarebbero riusciti ad aprirselo, ma il frastuono causato dallo schianto richiama subito l’attenzione delle guardie giurate che se ne stavano nei loro uffici nell’edificio accanto.
La chiamata ai carabinieri parte immediatamente, mentre alcuni membri della Vesuvio 2 si avvicinano all’Etruria Ricambi per capire cosa sia successo.
I ladri a questo punto si rendono conto che il loro piano è saltato del tutto e l’unica scelta che gli rimane da prendere è ingranare la retromarcia e scappare. Ovviamente non hanno fatto in tempo a rubare nulla, così il risultato della loro azione è aver distrutto il furgone con cui erano venuti.
Molto peggio è andata per i titolari della ditta, che tornati sul posto poco dopo aver chiuso il cancello si sono ritrovati con il capannone gravemente danneggiato: cancello buttato già, ingresso sfondati, scatoloni all’interno sparsi ovunque.
Un tentato furto che se non ha portato a refurtiva ha lasciato migliaia di euro di danni.