Cronaca
giovedì 04 febbraio 2016, 15:07
Venti persone a processo per alcuni furti al Bigstore: fra di loro anche alcune guardie giurate che avrebbero agito come complici
I fatti si riferiscono al 2012, due degli addetti alla sicurezza sarebbero stati anche minacciati
Sono diciannove gli imputati a processo accusati di una serie di furti presso il centro commerciale Bigstore di Madonna dell’Olmo nei mesi di agosto e settembre 2012: nove donne cuneesi di etnia sinti e dieci addetti alla sicurezza del supermercato. Oltre ad un altro sinti, A.I., imputato per minacce e ingiurie.
Questa mattina alcuni degli imputati hanno chiesto di essere giudicati con riti alternativi, patteggiamento o giudizio abbreviato. L’udienza è stata aggiornata al 3 marzo quando il giudice deciderà anche su alcune richieste di archiviazione. Si sono costituiti parti civili il supermercato e due addetti alla sorveglianza.
Da quanto emerso dalle indagini della Procura, le donne si sarebbero appropriate della merce asportando le placche antitaccheggio, per poi passare indisturbate alle casse senza pagare, grazie alla complicità di alcune guardie giurate che non le controllavano. In alcuni casi, gli addetti alla sicurezza avrebbero invece finto di controllarle, tenendosi la merce recuperata che sarebbe stata espressamente “commissionata”.
A.I. avrebbe minacciato di morte un vigilante per impedirgli di ispezionare le donne, mentre altre due imputate avrebbero preso di mira un altro addetto alla sorveglianza, dicendogli che avrebbero riferito alla Polizia della sua presunta complicità con i colleghi nel dividersi la merce rubata.