La baby gang colpisce nei supermercati

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Cronaca

La baby gang colpisce nei supermercati

Sono ragazzi tra i 14 e i 18 anni: minacciano il personale ed escono con borse stracolme senza pagare il conto

di Massimiliano Bona

BOLZANO. Sono giovani, arroganti ma anche scaltri e capaci di arraffare fino a 300 euro di merce dagli scaffali in una decina di minuti e fuggire indisturbati. Qualcuno è già noto alle forze dell’ordine – ed è stato smascherato grazie alle telecamere di videosorveglianza – mentre gli altri almeno per ora sono riusciti quasi sempre a farla franca. Stiamo parlando della «baby gang» dei supermercati bolzanini, composta da sette-otto ragazzini dai 14 ai 18 anni e che ha già all’attivo diverse denunce per furto. Ma non per questo si è fermata. Ha colpito sabato, e ci ha riprovato lunedì, entrando in azione nei (rari) momenti in cui non c’erano le guardie giurate a presidiare gli ingressi.

Urla e intimidazioni. Le minacce al personale in servizio sono la regola. Il campionario è piuttosto vario: si va dal classico «Se mi fermi ti spacco i denti» al «tanto se mi prendono mi rilasciano dopo un’ora». L’atteggiamento di sfida è stato colto tanto dai clienti quanto dal personale in servizio, che in alcuni casi è stato scortato all’uscita a fine turno a scopo precauzionale. Sabato sono intervenuti i carabinieri, mentre ieri è arrivata una volante della polizia. Il rischio, ormai, è quello di classificare questo genere di colpi come interventi di routine. «Per far capire a tutti che si ritengono invincibili – spiega un cliente arrabbiato – arrivano perfino ad urlare minacce di ogni genere al microfono delle casse. L’obiettivo è sfidare o provocare chi li vede entrare in azione».

«Quando passano alle casse con le borse stracolme – racconta una dipendente impaurita – ti urlano qualcosa in faccia e tirano dritto, quasi avessero la certezza di restare impuniti. Se ci riusciamo li blocchiamo, fisicamente, ma in molti casi sanno di avere ottime chance di riuscire a farla franca. E conoscono bene i loro diritti: mi hanno ripetuto più volte la frase “Se mi tocchi sono io che ti denuncio”».

Aspiag pronta a denunciare. A confermare la sempre maggiore frequenza di questi episodi di microcriminalità è anche l’amministratore delegato di Aspiag Paul Klotz, che per contrastare il fenomeno è arrivato a reclutare anche guardie in borghese. «Ormai Bolzano, per quanto riguarda questo genere di baby gang, assomiglia sempre di più a Bologna o Padova, dove questi episodi purtroppo sono ricorrenti. La presenza di guardie giurate, in divisa o in borghese, è un ottimo deterrente. Le nostre indicazioni al personale sono chiare: denunciare ogni singolo episodio, anche se oltre al danno, spesso, dobbiamo fare i conti anche con la beffa». Anche chi viene colto in flagranza di reato, se è incensurato e minorenne, viene rilasciato poco dopo. «Impiegano di più i nostri dipendenti a compilare le carte che questi ragazzi ad uscire dalla caserma».

Chi sono. «Si tratta spesso – prosegue Klotz – di persone nate e cresciute qui o di giovani dell’Est. Non abbiamo mai avuto casi di questo tipo con giovani di colore o rifugiati. In certi quartieri della città il problema è più acuto, ma siamo quasi impotenti e non possiamo che alzare la guardia».

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La baby gang colpisce nei supermercatiultima modifica: 2016-02-26T10:45:40+01:00da sagittario290